6 marzo 2002
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Sosa Sammy
• . Nato a San Pedro de Macoris (Repubblica Dominicana) il 12 novembre 1968. Giocatore di baseball dei Chicago Cubs, tra i più grandi della storia. Mvp della National League nel 1998, due volte primo nella NL per ”Home Runs” (2000, 2002), due volte primo per ”Runs Batted in” (1998, 2001), tre volte primo per ”Runs Scored” (1998, 2001, 2002). Carriera compromessa quando il 3 giugno 2003 durante un match contro Tampa Bay ruppe la mazza svelandone l’anima di sughero vietatissima dai regolamenti. «Pizzicato in flagrante mentre usa un attrezzo irregolare. Mentre imbroglia. Niente di che, nello sport-business moderno che spesso convive con inganni più o meno clamorosi, più o meno velati, se non fosse che il fatto accade nel baseball Usa, per gli americani una vera e propria religione. Succede nel massimo campionato professionistico, e - per di più - ad esser protagonista del vergognoso episodio è una delle star più ammirate e osannate del "batti e corri". [...] E´ il primo inning (prima ripresa di gioco); i Cubs affrontano il Tampa Bay e sono in attacco. Hanno due uomini sulle basi (terza e seconda) pronti a segnare i punti del vantaggio per Chicago. Alla battuta va il gigantesco Sammy, mazza "pesante"; "Slammin´Sammy" lo chiamano i tifosi per i suoi 505 fuoricampo in carriera, quasi 2000 battute valide, una percentuale di battuta vicina ai 280 di media "life time", in tutta la carriera. Un "bomber", insomma; idolo dei supporters. Il pitcher avversario lancia una pallina bassa e Sosa gira con veemenza la mazza. Colpisce male e corre subito verso la prima base. Ma ecco l´imprevisto: come accade talvolta, la mazza si spezza per la violenza dell´urto con la pallina. Sosa corre, mentre uno degli arbitri raccoglie i due monconi e si accorge che qualcosa non va. Sospende il gioco. Chiama l´arbitro capo. Tim McClelland afferra i due pezzi della mazza, li rigira, li guarda allibito. Non ci sono dubbi: la mazza non è regolare. All´interno è cava e nell´incavo c´è del sughero, un trucco usato per rendere l´attrezzo più leggero e favorire dunque uno "swing", un giro di mazza, più veloce e, nello stesso tempo, aumentarne l´azione di frusta. Insomma, un vero e proprio "doping del legno". Cosa proibitissima, anche se, in questo caso particolare, l´anima di sughero non è più grande di una moneta. Ma sufficiente a rendere l´attrezzo irregolare. "Slammin´Sammy" ha imbrogliato; viene espulso immediatamente dal campo; se ne va a testa bassa. Rischia una lunga sospensione. E adesso tutta l´America si interroga sulla regolarità dei suoi record. Con 505 fuoricampo, Sammy Sosa è al 17° posto nella speciale classifica dei grandi battitori di tutti i tempi. Per ben tre volte, nel ’98, nel ’99 e nel 2001, ha superato il "muro" dei 60 home-run in un solo campionato, un primato assoluto per il baseball. Ora, la domanda sulla bocca di tutti è: tutti quei fuoricampo erano veri, o ’dopati´ dal sughero? "Uso queste mazze in allenamento. Lo faccio per far felici i tifosi, per fare un po´ di spettacolo quando vengono a vedermi in allenamento - ha tentato di giustificarsi imbarazzatissimo - è stato un errore, mi vergogno, mi sento in colpa e chiedo scusa a tutti". Grande la delusione e il disappunto negli Usa. "Dicci che non è vero", titolano i giornali. "Dicci che non è vero", scrivono i tifosi nei forum su Internet. L´episodio rischia di minare l´intera carriera del campione, interprete della favola bella del ragazzino, immigrato dalla Repubblica Dominicana, che riesce a sfondare negli Usa, nello sport più amato dagli yankees. "Perchè Sammy? L´America è stata buona con te. Perchè ci hai fatto questo?" Joe Torre, ex campione e ora allenatore degli Yankees di New York è severissimo: "Sammy si è macchiato per sempre"» (Eugenio Capodacqua, "la Repubblica" 5/6/2003).