Varie, 6 marzo 2002
SPAVENTA Luigi
SPAVENTA Luigi Roma 5 marzo 1934. Economista. «Inizia all’ufficio studi dell’Eni. Prosegue in numerosi impieghi del variegato gruppo De Benedetti. Viene giudicato collaboratore modello: veste sempre in flanella fumo di Londra con gilet […] È un impiegato che fa fare bella figura. Tra un impiego e l’altro arriva anche in Università, in Parlamento, al ministero del Bilancio e in politica attiva. In queste vesti, poco consone alla sua indole, ha poco successo: tenta, senza esiti, di fare il barone accademico; la sua legislatura da “indipendente” di sinistra non lascia ricordi di rilievo; poche settimane di ministero Pagliarini smontano quanto ha abbozzato in un anno al Bilancio: perde nel collegio centro della sua Roma contro il milanese Silvio Berlusconi […] Scrive poco, anzi pochissimo; si fa comunque un nome spiegando agli italiani che quanto più alto è il tasso d’interesse e più bassa la crescita dell’economia tanto più cresce il peso del debito pubblico su generazioni presenti e future. Torna a fare l’impiegato. Assunto in banca a Siena, Monte dei Paschi, è ritornato all’amato quartiere Nomentano-Salario assunto dalla Consob» (Pietrangelo Buttafuoco, “Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini” 31/10/1998).