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 2002  marzo 06 Mercoledì calendario

SPENCER Bud (Carlo Pedersoli) Napoli 31 ottobre 1929. Attore. Ma prima di tutto nuotatore: «A soli otto anni ha già la stoffa del nuotatore

SPENCER Bud (Carlo Pedersoli) Napoli 31 ottobre 1929. Attore. Ma prima di tutto nuotatore: «A soli otto anni ha già la stoffa del nuotatore. Nel 1940 si trasferisce con la famiglia a Roma e si iscrive alla facoltà di Chimica, ma ben presto per motivi economici i Pedersoli emigrano in Sudamerica. Tornato in Italia e vince il campionato italiano di nuoto a rana. Nel 1950 un’altra vittoria sui 100 stile libero, poi nel 1952 è alle Olimpiadi di Helsinki. Intanto partecipa ai suoi primi film come comparsa: Quo Vadis e Annibale. Nel 1967 è scelto per interpretare il ruolo di un bandito in Dio perdona io no insieme a Pietro Martellanza. Dopo quattro giorni di riprese Martell si rompe una gamba e Mario Girotti lo sostituisce nel ruolo. Inizia così, quasi per fatalità, la carriera della coppia Bud Spencer e Terence Hill, destinata ad un grande successo» (’Radiocorriere Tv” n. 21/2001). Tra i suoi film più famosi: Lo chiamavano trinità… (1970), … Continuavano a chiamarlo trinità (1971), … più forte Ragazzi (1972), Anche gli angeli mangiano i fagioli (1973), Piedono lo sbirro (1973), … Altrimenti ci arrabbiamo (1974), Piedone a Hong Kong (1975), Due superpiedi quasi piatti (1977), Lo chiamavano Bulldozer (1978), Pari e dispari (1978), Piedone l’africano (1978), Io sto con gli ippopotami (1979). «Inimitabile nella scazzottata con i cattivi, continua a divertire i ragazzi da ben quattro generazioni. Gigante buono, sempre pronto a difendere i più deboli» (Annalisa Lualdi). Bud Specer, Terence Hill, «un incontro al quale si deve forse il più longevo matrimonio artistico della storia del cinema italiano, probabilmente il più redditizio. Incassi favolosi nei cinema (Continuavano a chiamarlo Trinità è al quinto posto assoluto nella classifica dei migliori incassi di tutti i tempi secondo i dati Anica: dopo La vita è bella, L´ultimo tango, Il ciclone e Fuochi d´artificio), audience intramontabili in tv, vendite estere senza paragoni per prodotti in lingua italiana. [...] Chi ne celebrò il matrimonio? Si chiamava Enzo Barboni, era fratello di Leonida, uno dei direttori della fotografia che aveva contribuito alle immagini del neorealismo (In nome della legge e Il cammino della speranza di Germi), e divenne in seguito famoso con lo pseudonimo di E.B. Clucher col quale firmò la regia dei film di Trinità. A Barboni e a Italo Zingarelli, ex pugile ed ex stuntman, ex produttore di film peplum, si deve la messa a punto di quella formula di successo che trasforma lo "spaghetti western" nel "fagioli western", i legumi che Trinità e Bambino scaraventano avidamente in bocca con il mestolo. Il West barocco di Sergio Leone si trasforma in uno spettacolo di farsa in movimento che ha parentele più con le comiche del muto che con John Ford. Non a caso ne sono protagonisti assoluti due ex atleti: Carlo Pedersoli (che si chiamò Bud Spencer soprattutto per gratitudine nei confronti della sua birra preferita), nuotatore olimpionico a Tokyo e a Melbourne, ex centravanti della nazionale di pallanuoto, e Mario Girotti (che si chiamò Terence Hill perché il suo agente trovò che richiamare un autore latino come Terenzio in un nome d´arte fosse un tocco di stile), ex atleta di ginnastica artistica, che fece controvoglia il suo primo film a 14 anni (Vacanze col gangster, di Dino Risi, del 1951). Il primo schianterà un cavallo dopo un giorno di riprese (’Si buttò a terra e si rifiutò di rialzarsi: si chiamava El Cordobez, non me lo scorderò mai”) ma avrà la soddisfazione di ritrovarsi in un film di Olmi nel ruolo di un narratore di fascino conradiano (in Cantando dietro i paraventi), il secondo lavorerà con Maselli (Gli sbandati), Visconti (Il gattopardo), a fianco di attori come Henry Fonda (Il mio nome è nessuno), o Gene Hackman (La Bandera) e diventerà il prete più popolare della fiction tv (don Matteo). [...] ”Terence è venuto a Madrid la sera prima di cominciare Dio perdona io no - in quel periodo tutti i western si giravano in Spagna - e non ricordavamo di esserci mai visti. Lui faceva l´attore da quando ero ragazzino, io non lo avevo mai fatto. Lui non mangiava quasi mai, io mangiavo l´ira di dio ed ero arrivato pure a 160 chili (oggi ne peso 120). Nonostante questo, abbiamo legato sin dal primo momento. Tutt´oggi siamo in perfetta armonia” [...] L´inventore di Trinità e Bambino forse è stato Enzo Barboni, che ha scritto quei film e li ha diretti con lo pseudonimo di E. B. Clucher. ”Enzo era un tecnico straordinario (aveva lavorato come operatore anche in grosse produzioni hollywoodiane), ma era soprattutto un uomo di straordinario humour. A lui va gran parte del merito dell´invenzione e del successo di quella formula. Ma altrettanto decisivo è stato Italo Zingarelli, il produttore, che ha preso in mano il film dopo che era stato rifiutato quasi da tutti [...] Dobbiamo moltissimo a stuntmen eccezionali, ma anche alla semplice intuizione dei nostri personaggi. Io ho capito che il pubblico mi voleva poco intelligente, ma molto buono. Appena apparivo in scena pensava: ”Mo´ guarda che succede’. Era una goduria. In Svezia, per uno dei due Trinità, una ragazza si è messa a ridere e non la smetteva più. L´hanno portata fuori dalla sala”» (Mario Sesti, ”la Repubblica” 31/12/2003).