varie, 6 marzo 2002
STANCA
STANCA Lucio Lucera (Foggia) 20 ottobre 1941. Manager. Politico. Nel 2006 eletto al Senato, nel 2008 alla Camera (Forza Italia, Pdl). Ministro per l’innovazione tecnologica nel Berlusconi II e III (2001-2006). Dal 9 aprile 2009 amministratore delegato della società dell’Esposizione universale di Milano, si dimise il 24 giugno 2010 • «’Mr. I”, come lo battezzò Berlusconi, simbolo in carne e ossa delle sue tre manie (inglese internet, impresa) [...] Per lui, Berlusconi inaugurò un dicastero che non c’era: il ministero per l’Innovazione e le tecnologie. Meglio ancora, il Mit. La delega (decreto 9 agosto 2001) comprendeva ”tutte le attività necessarie per assicurare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie nei mondi della scuola, dell’università e della ricerca, della pubblica amministrazione, centrale e locale, dell’impresa, del lavoro, dell’attività sociale e dei cittadini”. [...]» (Sabina Minardi, ”L’Espresso” 13/1/2005) • «[...] risiede a San Fermo della Battaglia vicino Como dopo aver sposato Francesca Canepa, nota imprenditrice della seta. E per spiegare ai giornalisti che chiedevano come mai nelle dichiarazioni dei redditi 2007 sua moglie lo sopravanzava di parecchio con 5 milioni 88 mila euro, lui rispondeva: ”Semplice, mia moglie nel 2007 ha venduto la sua quota nell’azienda Canepa alla sorella. Ma siamo sempre stati vicini, nella buona come nella cattiva sorte”. Le frequentazioni sono quelle dei salotti vicini al centro destra, tra le amicizie più affiatate quella con i coniugi Dompè con cui dividono le sdraio dei Bagni Fiore a Paraggi. Il colpo di fulmine con Berlusconi risale al 2001, dopo 33 anni di onorata carriera in Ibm e una laurea in Bocconi. [...] dev’essere stato il fido Bruno Ermolli a suggerire il nome di Stanca, come quello di Elio Catania, entrambi allievi di Ennio Presutti alla scuola dell’Ibm. Anche se molti mettono in dubbio proprio la bontà di quella scuola di management, al contrario di quella olivettiana, per gli scarsi risultati ottenuti da quei manager in altri incarichi. Obbiettivamente Stanca non viene ricordato per grandi rivoluzioni tecnologiche portate avanti nei cinque anni passati al dicastero dell’Innovazione. Anzi, forse a qualcuno viene più facilmente in mente il clamoroso flop di Italia.it, il portale del Belpaese promosso con grande vigore da Stanca assegnando l’appalto proprio all’Ibm e poi chiuso velocemente da Francesco Rutelli ai tempi del governo Prodi. Ma forse su Berlusconi hanno fatto colpo le relazioni internazionali di Stanca, soprattutto con l’America, in un momento in cui, siamo nel 2001, potevano servire per rinsaldare i rapporti con Bush. Non stupisce, dunque, che Berlusconi abbia pronunciato per primo il nome di Stanca quando si è trattato di formare il nuovo governo nel maggio 2008, appena vinte le elezioni. Poi l’ha dovuto accantonare per il solito gioco dei veti incrociati e dei compromessi. Ma il credito è stato riscosso alla prima occasione utile. Quando la Moratti ha dovuto arrendersi sul nome di Paolo Glisenti per l’Expo Berlusconi ha avuto buon gioco a proporre Stanca. [...]» (Giovanni Pons, ”la Repubblica” 12/5/2009).