Varie, 6 marzo 2002
Tags : Kiefer Sutherland
SUTHERLAND Kiefer Londra (Gran Bretagna) 21 dicembre 1966. Attore. Figlio di Donald. Da ultimo noto soprattutto come il Jack Bauer della serie tv ”24” • «[
SUTHERLAND Kiefer Londra (Gran Bretagna) 21 dicembre 1966. Attore. Figlio di Donald. Da ultimo noto soprattutto come il Jack Bauer della serie tv ”24” • «[...] Sembra che sia il film tv preferito di Dick Cheney, Donald Rumsfeld, Paul Wolfowitz e della destra repubblicana in generale. Puntata dopo puntata, sostiene la tesi secondo cui la tortura di terroristi nemici dell’America è legittima. Anche se è inevitabile che ad essere torturati possano finire anche innocenti. Si tratta di 24, il serial più popolare della tv Usa nella fascia d’età tra i 18 e i 49 anni, con una media di telespettatori intorno ai 15 milioni. La serie trasmessa dalla Fox [...] cattura più d’ogni altra l’America di oggi. Dove la maggior parte della gente continua a sostenere nei sondaggi che la tortura è ”un male necessario” e dove gli scandali di Abu Ghraib e Guantanamo sono letteralmente ignorati dai media perché, come spiega un mezzobusto, ”non importano più a nessuno”. Ma anche lo stile di 24 è provocatorio. Tutto si svolge in un solo giorno: ognuno dei 24 episodi di ciascuna stagione copre un’ora ed è raccontato in tempo reale. Lo show – che negli Stati Uniti ha vinto, tra l’altro, numerosi Emmy Awards e Golden Globes – è stato trasmesso in Italia da Retequattro e dal canale satellitare Fox. Eppure la sua trama, a detta dei critici, è più catartica che plausibile. ”Serve ad esorcizzare le nostre peggiori paure del terrorismo biologico, chimico e nucleare – scrive il New York Times’è una fantasia che ci accompagna sull’orlo dell’abisso e dell’annientamento, per essere poi salvati da un supereroe”. Questo superhero è Jack Bauer (Kiefer Sutherland), un agente dell’unità anti-terrorismo della Cia, il cui compito è salvare la nazione dai nuovi nemici dell’America nell’era post Guerra Fredda: dagli islamici di Al Qaeda ai separatisti russi, dai cartelli colombiani alla nomenclatura di Pechino. Il suo metodo preferito per far cantare i criminali? Bagnarli con l’acqua e rovesciar loro addosso una lampada coi fili elettrici scoperti. ”Mi dirai tutto ciò che ti chiederò, brutto bastardo – urla Bauer a uno dei terroristi – quanto vuoi soffrire dipende solo da te”. Lo 007 non esita ad ustionare il corpo dei suoi nemici, estrarne le unghie e persino a decapitarli. Figlio d’arte e di genitori liberal Kiefer Sutherland non si scompone: ”La sceneggiatura non la scrivo io. E se qualcuno crede che noi pensiamo che quello che succede nel programma sia giusto, si sbaglia di grosso” ha detto al Guardian. [...]» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 21/2/2006).