Varie, 6 marzo 2002
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TAGLI Simona Milano 22 febbraio 1964. Showgirl • «[...] Le gambe della tv. Tutte le mostrano, ma solo le sue fanno discutere. ”Le mie minigonne hanno sempre suscitato scalpore e non ho mai capito perché. Rispetto a quello che mnostrano le mie colleghe, la mia in fondo è un’immagine innocente” [...] Le gambe sono la sua fortuna e la sua disgrazia. Letizia Moratti, nel ”95, quando era presidente della Rai, dopo Giochi senza frontiere decise di licenziarla. ”Così si è detto, io però la Moratti non l’ho mai conosciuta [...] Avevo cinque anni e feci il provino per entrare alla scuola di danza della Scala. Mi presero. Ma lì c’è una forte selezione naturale. E un giorno mi mandarono via per i piedi piatti [...] Fu una grande delusione. Però ho continuato a studiare danza classica fino a venti anni. Da una parte sono fatalista e prendo le cose come vengono, dall’altra non mi arrendo mai. Così, visto che i miei modelli erano da sempre Carla Fracci e Raffaella Carrà, provai con la Tv. A 17 anni mi sono presentata alla Finivest e ho ballato nel programma Pop Corn. Poi venne Drive in (io facevo la lucciola sotto il lampione). Ma il mio sogno era Sanremo e mandando una videocassetta in giro arrivai a Sanremo Foliés e alle prime due serate del festival condotto da Edwige Fenech e Andrea Occhipinti. Lì cominciò il ”mito’ delle mie minigonne mozzafiato”. Che esplose a Domenica in con un suo balletto un po’ erotico. ”Boncompagni mi vedeva come la lolita del cruciverbone, ma ragazzi, avevo 27 anni! Accettarono la mia proposta di annunciare l’ingresso di Gigi Sabani tra balli, piume, struzzi, e minigonne stretch [...] In genere o schiacci l’acceleratore sul personaggio sexy, che va benissimo ma alla lunga resti impigliato nel cliché, oppure fai le polemiche sui giornali. Io ho scelto una terza via: essere sexy, anche in jeans, cercando di migliorarmi a costo di sacrificare la notorietà [...]”» (Valerico Cappelli, ”TvSette” 7/8/1997) • «[…] showgirl targata Rai, famosa per aver portato in tv le più belle gambe degli anni ”90 davanti a un maxicruciverba ideato da Gianni Boncompagni […] ”Per gli addetti ai lavori avrei dovuto continuare a portare la minigonna dalla mattina alla sera […] Se fai una cosa devi fare sempre quella e basta. […] Il mio potere era tutto legato al personaggio di sex symbol dalle gambe perennemente in mostra […]” […]» (Stefano Romita, ”Sette” n. 8/2000).