Varie, 6 marzo 2002
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Taylor James
• Boston (Stati Uniti) 12 marzo 1948. Cantante. Autore • «Uno dei cantautori più interessanti e consolidati del panorama musicale americano [...] "Il processo creativo è qualcosa di misterioso. Alcune delle mie canzoni sono una sorta di terapia, un modo per dipanare la matassa dei problemi della mia vita. Altre sono una sorta di celebrazione, altre toccano temi politici. Certo le più note sono certamente ispirate da problemi personali [...] un processo inconscio, ma legato ad avvenimenti reali. Non è vero che scarseggino le canzoni legate alla politica. [...] Nelle duecento canzoni che ho composto c’è una ricorrenza di temi ma ogni volta con un linguaggio diverso molto personale che spazia dal blues al jazz [...] sento una certa responsabilità nei confronti del mio pubblico ogni volta che mi esibisco. Soprattutto per il tipo di informazione che trasmetto. Ma non la vivo come fosse una missione culturale paragonabile a quella di uno scrittore o un giornalista. Mi sento più a mio agio a esplorare emozioni e sentimenti [...] Ho sempre avuto la precisa percezione di essere un po’ estraneo ai canoni della musica popolare. Poche canzoni fanno eccezione, ma solo perchè in quel momento quella era la mia sensibilità. Le persone non recepiscono la musica nello stesso modo. Così come ciascuno di noi ha un suo modo di scrivere e comporre. Io, per esempio, non riesco a concepire la mia voce senza la chitarra. Certo, se tu scegli moduli aggressivi, armonie immediate, riesci a catturare più facilmente l’attenzione. E la musica d’oggi tende soprattutto a questo [...] Sono stato dannatamente fortunato. La musica mi ha sempre sostenuto regalandomi una splendida vita, facendomi girare il mondo e incontrare persone fantastiche. Sono molto felice di come sono andate le cose"» (Mario Luzzatto Fegiz, "Corriere della Sera" 12/7/2004).