Varie, 7 marzo 2002
TESTA
TESTA Chicco (Enrico) Bergamo 5 gennaio 1952. Politico. Manager. Presidente di Roma Metropolitane • Laureato in Filosofia alla Statale di Milano (tesi su Marx). Fu segretario nazionale e poi presidente di Legambiente. Nel 1987 deputato per il Pci, nel 1992 capogruppo Pds alla commissione Ambiente. Dal 1994 al 1996 presidente Acea. Presidente dell’Enel fino al 2002. Dopo il divorzio dalla prima moglie, ha avuto due figli dalla compagna Daniela Sallusto. stato legato all’attrice Michela Rocco di Torrepadula • «Alle donne piace. Hanno detto che lui le usa e le getta. Certo le deve gettare in modo proprio speciale, assolutamente particolare perchè ex mogli, ex fidanzate, amiche, ma quante amiche, raramente ne parlano male. Con quell’astio femminile tipico delle gettate, umiliate, dimenticate. Ha una faccia allegra, un modo spiccio di fare, un sorriso che si accende e si spegne [...] e appena può fa un grande uso del telefonino. [...] pasteggia a Cocaa-Cola [...] Brinda a Coca-Cola. [...] ”Sempre stato così”, dicono le amiche. [...] Non ha nessuno dei simboli del potere latino. [...] era [...] un bambino serio e riflessivo. [...] figlio di una mamma apprensiva, che lo pettinava con una bella riga, netta, a sinistra. Così pettinato è stato mandato a scuola dalle Orsoline. Bravo. Così pettinato, lisciato, curato, è andato dai Salesiani. Sbattuto fuori per un giornaletto scolastico, non compatibile alla serietà dell’istituto. Poi l’incontro ”tosto” che gli cambia la vita, gli scompiglia la riga, gli fa capire che serio e riflessivo è bello, ma scapestrato è meglio. il suo primo grande amore, l’incontra all’università di filosofia, dove si laurea con Salvatore Veca. Lei di cognome si chiamava Tosto. Era bella [...] Si lasciarono. [...]» (Lina Sotis, ”Capital” novembre 2001). Nel tempo è diventato molto critico con i gruppi ambientalisti: «Ormai siamo alla psicosi. Basta che nelle vicinanze di una casa ci sia un impianto elettrico e nasce un comitato locale […] Non ce l’ho con nessun partito. Trovo tuttavia intollerabile l’arroganza di alcuni esponenti Verdi che puntano a screditare immediatamente chiunque esprime opinioni diverse. In Parlamento è stata persino organizzata, da qualche esponente verde, una raccolta di firme su di me, traditore del movimento ambientalista» (’Corriere della Sera” 11/4/2001).