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 2002  marzo 07 Giovedì calendario

TWAIN

TWAIN Shania (Eileen Edwards) Windsor (Canada) 28 agosto 1965. Cantante • «[...] una storia che sembra uscita da una soap, dalla tragedia dei genitori persi in un incidente all’incontro con il produttore principe azzurro Robert ”Mutt” Lange. [...] Revlon l’ha scelta come testimonial al posto di Cindy Crawford. Destino singolare per una ragazza che aveva rubato il nome d’arte alla sua estetista: ”Il mio vero nome è Eileen ma mi chiamavano Arleen, Irene... tutto tranne Eileen. Così ho pensato che Shania sarebbe stato un nome da sbagliare” [...]» (A. Aq., 2Sette” n. 39/999) • «Più di Madonna, più di Celine Dion, più di Whitney Houston. Non gode della celebrità di alcune sue colleghe, ma in termini discografici non ha uguali. Più di 50 milioni di album venduti, un lp, Come on over, che ha superato i 34 milioni di copie, il più acquistato, in assoluto, mai realizzato da una solista donna. […] ”Mi colpisce sempre vedere che ho fans di almeno tre generazioni. Mi diverte vedere questa gente che ai concerti in un certo senso si tollera. Coppie di 60 anni accanto a teenager scatenati, bambini che ballano per due ore: è come se la musica fosse un ponte fra generazioni che socialmente vivono segregate […] Cantare per me è come respirare. Ho cominciato quando avevo otto anni. I miei genitori mi facevano cantare nei locali, la sera. Non è una cosa che si dimentica. […] Sono un po’ all’antica. Ho vissuto la mia infanzia in un mondo di adulti, musicalmente appartengo a un’altra generazione. Madonna, per esempio, è più grande di me, eppure sul palcoscenico ha uno stile completamente diverso, drammatico, visivo. A volte la invidio: c’è talento anche in questo. Personalmente mi piace la flessibilità di poter dire quello che mi passa per la testa, fermarmi per un attimo, interagire con il pubblico […] Quando i miei genitori sono morti, in un incidente stradale, avevo 21 anni e tre fratelli più piccoli cui pensare. Quando mancano i soldi non puoi concederti una vacanza”» (Paola De Carolis, ”Corriere della Sera” 14/7/2003).