Varie, 7 marzo 2002
VERTONE Saverio
VERTONE Saverio Mondovì (Cuneo) 17 novembre 1927, Torino 30 giugno 2011. Saggista ed editorialista del “Secolo XIX”. Laureato in lettere e filosofia, senatore per Forza Italia nel 1996, nel 1999 è passato a Rinnovamento italiano. È cresciuto nel Pci ed è stato il braccio destro del sindaco Novelli. Ha diretto al rivista “Nuova Società” ed ha collaborato con i suoi editoriali all’“Espresso”, l’“Europeo”, il “Corriere della Sera”. «[...] il più luciferino e lucido dei professori berlusconiani, in perenne duetto con lo smalto intellettuale, critico e lieve, di Lucio Colletti. Il 3 ottobre 2002 in Aula ha parlato per i Comunisti Italiani. Dicono i cossuttiani che è stato un avvicinamento lento. “Sono sicuro che, fosse stato in Forza Italia, avrebbe esposto le stesse argomentazioni, con la stessa incisività”, dice per esempio un deputato abituato al dialogo inter-politico come Marco Boato. E del resto, in uno dei suoi ultimi saggi il professore teorizzava proprio questo: l’Italia è il teatro della politica disastrata, perché in Italia solo l’appartenenza a una formazione è identitaria, dunque faziosa. Certo che comunista era nato, ma chissà se comunista è tornato» (Antonella Rampino, “La Stampa” 4/10/2002).