Varie, 7 marzo 2002
VEZZALI
VEZZALI Valentina Jesi (Ancona) 14 febbraio 1974. Campionessa di scherma (fioretto). A livello individuale, ha vinto tre ori (2000, 2004, 2008) e un argento (1996) ai Giochi Olimpici. Poliziotta, è sposata con il calciatore Domenico Giugliano e ha un figlio, Pietro. Ha pubblicato un’autobiografia, A volto scoperto • Sui titoli mondiali: «[...] Il primo, nel ”99, segnò la svolta: riuscii a sbloccarmi dopo una sfilza di piazzamenti nelle gare individuali. Quello del 2001 arrivò all’apice di un gran periodo, ma poi ci fu il flop del 2002. Quello del 2003 ebbe il sapore della riscossa, mentre quello del 2005, speciale e inaspettato, fu l’oro della Vezzali da poco diventata mamma. Tuttavia l’ultimo titolo, vinto dopo infiniti tormenti, è la mia più difficile impresa: ho voluto essere una madre che dava un esempio a suo figlio [...]» (f. van., ”Corriere della Sera” 5/10/2007) • «Una che si butta sempre, sfacciata, estroversa, prepotente. Una che ti prende in contropiede, anche sul respiro. Una che t’infilza, veloce e cattiva, che ti taglia le ali, perché pensa che il tuo volo impedisce il suo. E urla di rabbia, una cosa a metà tra Munch e Tardelli. Perfetta per lo sport, ringhiosa e attenta all’attimo. Quando nel ”99 conobbe suo marito, Domenico Giugliano, calciatore nel Benevento, lei si offese perché lui non la conosceva. ”Si appuntò il mio numero e scrisse Pezzali. Con la P. Eppure, ero già campionessa del mondo e avevo vinto un oro a squadre e un argento ad Atlanta 1996”. [...] paziente, astuta, opportunista nel rubare il tempo alle avversarie. Dice Edoardo Mangiarotti, grandissimo schermidore e ancor più grande maestro (13 medaglie olimpiche): ”La scherma della Vezzali è molto più ragionata, essenziale, ha reazioni fantastiche” [...]» (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 19/8/2004). «[...] Una volta, dopo un servizio pubblicato su ”Vanity Fair”, una signora le scrisse augurandole addirittura di perdere sempre, ”così prova le sensazioni che lei infligge alle sue avversarie”. Era Valentina l’acchiappatutto. TreMondiali, due ori olimpici nell’individuale e due a squadre, otto Coppe del Mondo, più tutto quello che può comparire nella bacheca di un fuoriclasse: Andrea Magro, il ct del fioretto, prima della finale ai Giochi di Atene vinta sulla Trillini, la paragonò a Platini, peccando per difetto perché, fino alla gravidanza che l’ha tolta dalle scene, la Vezzali è stata per la scherma come Maradona e Pelè, Merckx e Armstrong, Michael Jordan e Kareem Abdul Jabbar. Insopportabilmente la più brava. [...]» (’La Stampa” 5/9/2005).