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 2002  marzo 07 Giovedì calendario

WENGER Arsene Strasburgo (Francia) 22 ottobre 1949. Allenatore di calcio. Dell’Arsenal che ha guidato a tre titoli inglesi (1997/1998, 2001/2002, 2003/2004)

WENGER Arsene Strasburgo (Francia) 22 ottobre 1949. Allenatore di calcio. Dell’Arsenal che ha guidato a tre titoli inglesi (1997/1998, 2001/2002, 2003/2004). Con le sue squadre ha perso le finali di tutte e tre le coppe europee: con il Monaco nel ”92 quella di Coppa delle Coppe (contro il Werder Brema), con l’Arsenal nel 2000 quella di Coppa Uefa (contro il Galatasaray) e nel 2006 quella di Champions League (contro il Barcellona) • «[...] è approdato a Highbury il 28 settembre ”96, proveniente dal Grampus Eight di Nagoya, dov’era finito in esilio dopo la conquista della Ligue francese con il Monaco nell’88. ”Arsène chi?” titolarono tra le risate i tabloid: il nuovo tecnico dell’Arsenal, oltre che ”sconosciuto” [...]» (Giancarlo Galavotti, ”La Gazzetta dello Sport” 21/8/2005) • «[...] Il ”Professore”, come lo chiama Alex Ferguson del Manchester United, con una punta d’invidia per la sua laurea in Economia [...] è un manager: dirige la squadra in campo e la crea fuori, acquista, vende, contratta gli ingaggi persino con i ragazzini che lui fa portare qui a 16-17 anni. Talvolta baruffa per i rinnovi [...] ”Il mio ruolo diventa essenziale in estate, per il mercato e perché imposto la preparazione atletica: dopo potrei andare in ferie e per la squadra non cambierebbe molto”, gli piace raccontare. [...] arrivò a Londra, sconosciuto agli inglesi e con voci infamanti e squallide che lo rincorrevano. Si sa come sono da ”ste parti con gli stranieri importanti: il News of the World ha distrutto l’immagine di Eriksson con lo scoop del finto arabo, lo stesso giornale mise alle calcagna di Wenger due spioni per capire se fosse davvero un pedofilo. Naturalmente non trovarono il minimo appiglio e, con i risultati, i tifosi hanno finito per accettarlo e rispettarlo, passando sopra l’eccessiva francofilia (comprò subito Garde e Vieira, poi vennero Pires, Petit, Anelka, Wiltord, Henry [...] Cygan, Diaby, Flamini) e la distruzione di un patrimonio storico del calcio britannico: la pessima alimentazione dei giocatori. ”Troppo zucchero, troppa carne, troppi grassi. Ho vissuto in Giappone e quella è la dieta perfetta: riso, verdura bollita, pesce”. Quelli come Adams che scofanavano salsicce, fagioli e birra 2 ore prima di giocare, svennero alla prima razione di tofu. Un po’ come Sacchi ed Eriksson, pure Wenger il calcio l’ha imparato sui libri. Giocava libero, diventò professionista a 29 anni, vinse uno scudetto nello Strasburgo con 3 apparizioni. ”Quando palleggia è una scommessa” confida ridendo uno dei suoi uomini più fidati. E come Sacchi, più che Capello, Wenger era considerato un integralista, votato al 4-4-2 [...]» (Marco Ansaldo, ”La Stampa" 28/3/2006).