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 2002  marzo 07 Giovedì calendario

White Barry

• (Barry Lee) Galveston (Stati Uniti) 12 settembre 1944, Los Angeles (Stati Uniti) 4 luglio 2003. Cantante • «La ”voce” simbolo della più sofisticata dance music nero americana […] Soprannominato ”il tricheco dell’amore”, […] ha accumulato un patrimonio […] grazie alla sua voce cavernosa e all’intuizione di una formula musicale che utilizza gli arrangiamenti per una grande orchestra che, addolciscono la ritmica e, sostenuti da un’immancabile chitarra elettrica con effetto wha-wha, hanno il loro fulcro nelle partiture degli archi. L’idea di fondare la Love Unlimited Orchestra gli è venuta nel 1969, quando aveva già ottenuto diversi successi sia come componente degli Atlantics o dei Majestics che come produttore: a lui si deve, per esempio, Harlem Shuffle di Bob ed Earl poi riletto dagli Stones. Walkin´ in the rain with the one I love, I´m gonna love you just a little more baby, Never, never gonna give ya up, Can´t get enough of your love, Babe and You´re the first, the last, my everything, la cover del classico di Billy Joel Just the way you are sono i titoli fondamentali della sua discografia. Tra le innumerevoli riletture spicca quella di Lisa Stansfield di Never, never gonna give ya up, un omaggio ricambiato con la riedizione incisa insieme alla cantante inglese di All around the world» (Paolo Biamonte, ”la Repubblica” 18/5/2003). «Una delle grandi voci della musica nera […] Conosciuto in tutto il mondo per aver scritto e interpretato brani come Let the music play, You´re the first, the last, my everyhting, è stato il primo, grande, inarrivabile maestro delle "ballate disco", l´indiscusso principe della disco music […] Impara a cantare e suonare da giovanissimo, nella chiesa del suo quartiere ed incide il suo primo singolo nel 1960 con la sua band, gli Upfront. Dovranno passare più di dieci anni perché il grande pubblico si accorga di lui, della sua voce baritonale e soprattutto delle sue doti di autore, quando con la sua Love Unlimited Orchestra, nel 1974, arriva ai vertici delle classifiche con Love´s Theme. Da quel momento, fino alla fine del decennio e ai primi anni Ottanta, Barry White infila una lunghissima serie di hit, diventando non solo una delle stelle più acclamate della disco music ma anche, e soprattutto, un padre fondatore del genere, influenzando con il suo stile decine e decine di compositori e arrangiatori, che cercheranno di riprodurre il suo marchio di fabbrica. La sua musica è "slow and cool" per definizione, persino i suoi brani più ballabili sono sostanzialmente delle ballate, hanno un fortissimo approccio melodico, sfruttano l´orchestra nella sua completezza. […] Finita l´ondata disco, si è trasformato in una delle voci più classiche del pop americano, sfruttando la sua vocalità profondissima per trasformarsi in un interprete elegante, personale, arrivando nuovamente al successo con un brano di Billy Joel come Just the way you are. Durante tutti gli anni Novanta ha continuato a scalare le classifiche, soprattutto attraverso i concerti dal vivo e con le raccolte dei suoi hit, che hanno convinto anche le generazioni più giovani del suo caldissimo "love style"» (Ernesto Assante, ”la Repubblica” 5/7/2003). «In una intervista confessione rilasciata a ”Ebony” nel 1990 raccontò come la sua voce era ”cambiata in una notte” modificandogli il destino: ”Quella mattina avvenne all’improvviso qualcosa che spaventò molto tanto me che mia madre, appena aprii bocca e parlai uscirono dei suoni nuovi, divenni letteralmente irriconoscibile, il mio petto tintinnava dalle vibrazioni, mia madre mi fissò ed io fissavo lei, poi lei esplose in un bellissimo sorriso, iniziò a versare lacrime sul viso e disse ”Mio figlio ora è un uomo’”. Era quella voce che l’avrebbe reso famoso in tutto il mondo. Da quando ispirandosi a Elvis Presley cantava It’s Now or Never con il gruppo soul degli Upfront, alla scoperta del trio femminile Love Unlimited - che includeva Glodean James, poi diventata la sua seconda moglie, quella a cui è rimasto più legato - al successo pop con I’m Gonna Love You Just a Little More Baby […] Nel 1983 venne colpito da una grave tragedia familiare con la morte violenta del fratello Darryl, ucciso durante una disputa con il vicino sul resto di un biglietto da venti dollari. Fu un episodio che segnò molto il cantante. ”E’ stata la musica che mi ha salvato la vita” scrisse nella sua autobiografia, pubblicata nel 1999, ricordando che quando aveva appena sedici anni era stato arrestato per aver partecipato ad un furto di copertoni e che solo grazie alla grande passione per il canto ed alla sua voce era riuscito a non farsi risucchiare dalla macrocriminalità che affliggeva così tante comunità afroamericane. Sposato in prime nozze con una misteriosa ”Mary” che gli diede quattro figli prima del divorzio nel 1969, ne ebbe altrettanti dalla tanto amata James con la quale fece fra l’altro l’album intitolato ad entrambi - Barry & Glodean - ed è rimasto in buoni rapporti anche dopo la separazione nel 1988, quando si unì con Catherine Denton» (Maurizio Molinari, ”La Stampa” 5/7/2003). «La popolarità del gigantesco Barry è stata determinata anche dalla sua indubbia capacità di vestire le canzoni di una sensualità epidermica, diretta, senza sottintesi, quasi un marchio di fabbrica, riconoscibile al primo impatto […] Morbidissimo, a volte in modo eccessivo, (la sua voce era stata descritta come un dolce di cioccolato, per sottolinearne le sdolcinature), in realtà Barry era un musicista preparatissimo e sapiente, pianista, arrangiatore e produttore, oltreché cantante» (Marco Molendini, ”Il Messaggero” 5/7/2003).