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 2002  marzo 07 Giovedì calendario

Windsor Harry

• Londra (Gran Bretagna) 15 settembre 1984 • «Il bambino che subì un trauma fortissimo alla morte della madre Diana sotto un ponte di Parigi, che stava sempre un passo dietro al fratello maggiore William, che spuntava solo di mezza testa dal finestrino della Range Rover paterna, è diventato grande. Grande quanto? Grande abbastanza da avere la sua patente di guida, da farsi un nuovo guardaroba, da comprare come regalo di Natale a un’amica, da Selfridges, un tanga nero con piume (e farsi vedere da tutti). La figura del ”birichino di corte’, d’altronde, è da copione: a Carlo, principe del Galles, tocca il ruolo di padre responsabile, vedovo moderno non inconsolabile, che cresce i figli con serietà, così come un giorno tratterà i sudditi; a William è stato assegnato il compito di principe azzurro reale, bello e perfetto (quando nella selvaggia Patagonia, l’anno scorso, gli offrirono una sigaretta all’hashish, rispose come a palazzo: ”No, thanks’). Così a Harry non resta da coprire che l’aspetto umano, ludico, scanzonato della monarchia: non è quanto ha fatto per anni Margaret, sorella della serissima regina Elisabetta? E non è quanto fece Edoardo VIII, fino a quando non pretese di sposare l’americana divorziata Wallis Simpson, e dovette abdicare? Il punto è proprio questo: dove si fermerà Harry? [...] Orfano di madre e palesemente traumatizzato dalla propria condizione, sembra cresciuto troppo in fretta: fino a un paio d’anni fa era introverso, non parlava con nessuno, anche negli studi non rendeva, tanto che ci fu sorpresa quando riuscì a entrare a Eton, perché pochi credevano che riuscisse a qualificarsi. Adesso invece il giovane è diventato una ragazzone che ha fiducia nei suoi mezzi, fa vedere al fratello le code degli sci sulle discese di Klosters, è sopravvissuto al massacrante ”wall game’ di Eton e ha preso pure lezioni di immersione subacquea. Così l’anno scorso, quando durante una partita di polo William mancò una palla, Harry lo prese in giro davanti a tutti. Insomma, non sembra avere più complessi. Piuttosto, il rischio è che Harry, sapendo che non sarà mai re (quando William avrà figli, lui slitterà indietro nella successione al trono), abbia deciso con baldanza di godere dei vantaggi della sua posizione - gli agi, la protezione, l’ossequio - e di rifiutare gli obblighi. Diede prova di maturità quando, dopo lo shock dell’11 settembre, decise di cancellare la festa di compleanno, un po’ meno quando fu sorpreso ciondolante in un night-club di Marbella, dopo una notte di bevute e sbaciucchiamenti. Le foto scattate quella notte, per la legge che protegge la privacy, non furono mai pubblicate dai giornali inglesi. Forse, se fossero uscite, sarebbero state un campanello d’allarme» (Alessio Altichieri, ”Corriere della Sera” 14/1/2002).