Varie, 7 marzo 2002
WINFREY
WINFREY Oprah Kosciusko (Stati Uniti) 29 gennaio 1954. Attrice. Conduttrice tv • «Quando parla, gli yankee corrono in libreria, perdono dozzine di kili superflui e mettono mano al portafoglio per cause altrui. In cambio lei fa da balia catodica, con The Oprah Winfrey Show, talk show divorato quotidianamente da 33 milioni di americani. [...] "Time" l’ha inserita nella lista dei 100 personaggi più influenti del secolo [...] una nomination all’Oscar 1985 per il debutto ne Il colore viola di Steven Spielberg [...] a 9 anni, circuiva il popolo domenicale nella chiesa di Kosciusko e le matrone nere in prima fila si scambiavano dei "Rattie Mae, certo che quella bambina sa parlare". A casa della nonna materna, invece, succhiava libri rifiutandosi di imparare a sgozzare galline e a fare sapone di soda, perché la sua vita "sarebbe staata diversa". Così è stato: dopo il debutto radio e il posto di anchorwoman alla Wtvf di Baltimora, arrivano People are talking e Am Chicago trasformato in seguito in The Oprah Winfrey Show [...] nulla viene risparmiato ai fedeli tv: Oprah che divora würstel con sciroppo d’acero; Oprah violentata a 9 anni; Oprah che sniffava a 20 anni [...] Il pubblico partecipa alla sua esistenza e, sazio di dettagli, la ripaga con fiducia illimitata. Così lei muove numeri straordinari: fonda l’Angel network, catena di buone azioni, e mette in piedi "il più grande salvadanaio del mondo", per spedire all’università 50 ragazzi, uno per ogni stato [...] Una parola che pesa come un macigno. Oprah annuncia in diretta di aver eliminato il venerato hamburger dalla sua dieta per via del morbo da "mucca pazza"? L’associazione allevatori del Texas le fa causa per 18 miliardi per lesa maestà bovina. Risultato: Oprah sverna ad Amarillo, Texas (dove prosegue il suo show nel teatrino locale) e vince [...]» (Benedetta Pignatelli, "Panorama" 26/11/1998).