Varie, 7 marzo 2002
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Winslet Kate
• Reading (Gran Bretagna) 5 ottobre 1975. Attrice. Oscar 2008 (The Reader), nomination anche nel 1995 (Sense and sensibility, non protagonista), 1997 (Titanic), 2001 (Iris, non protagonista), 2004 (Eternal sunshine of the spotless mind), 2006 (Little Children). Nel 2008 premiata col Golden Globe per Revolutionary Road (protagonista) e The Reader (non protagonista), nomination anche per Titanic (1997), Iris (2001), Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004), Little Children (2006) • « stata scoperta da Peter Jackson, il regista del Signore degli anelli, che [...] l’ha voluta come protagonista di Heavenly creatures. Poi, nel ’97, è stata la Rose accanto a Leonardo DiCaprio in Titanic. Da allora Kate Winslet ha scelto una serie di film relativamente minori e personali, la famiglia, i figli. [...] ”Quando mi guardo indietro, vedo che le cose più brutte e negative sono poi quelle che mi hanno più formata. Gli sono quasi grata, perchè mi hanno resa più forte. [...] Quello che cerco sono ruoli diversi e che mi offrono una sfida”» (’La Stampa” 11/3/2004). «Ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1997, da quando fece furore nel ruolo di Rose di cui s’innamora Leonardo DiCaprio in Titanic. [...] Confessa: ”Credo nell’amore totale, nell’amore a prima vista [...] Essere madre mi ha cambiata. Mi ha reso paradossalmente più libera e indipendente, anche se vivo incollata a mia figlia. Madre natura dà a un genitore una forza estrema, una sorta di potere interiore che ti permette di affrontare felicemente ogni ostacolo [...] fino ad ora i ruoli eccitanti che mi erano stati offerti figuravano in film in costume, per questo ne ho fatti tanti!”» (Silvia Bizio, ”la Repubblica” 22/11/2001). «Ha passato [...] anni della sua vita a cercare di scuotersi di dosso Titanic, a convincere il mondo che lei non era la Rose del film di più grande successo di tutti i tempi, ma Kate, una ragazza semplice con delle aspirazioni e dei sentimenti veri, che non era una star ma un´attrice-attrice. Sul piano professionale, ha dunque scelto film oscuri come Hideous Kinky, Holy Smoke e [...] Quills, dove è stata la musa ispiratrice del Marchese De Sade. Sul piano personale, si è sposata, si è separata [...]» (’La Stampa”, 26/11/2001). «Credo di essere un po’ masochista. Capisco di aver fatto il mio lavoro soltanto quando, alla fine, sento di aver sofferto. Quando mi sento distrutta sul piano emotivo. Ricordo che a scuola, da piccola, il mio insegnante di lettere mi diceva spesso: ”Scusa Kate, quando la smetterai di scrivere temi sulla morte?”» (’Sette” n. 23/1997). «Dopo aver girato il suo primo film, andò a lavorare in una salumeria di Londra. Affettava il prosciutto. fiera di quell’esperienza - il grembiule, la rosticceria, il registratore di cassa - almeno quanto lo è dei suoi film. [...] La sua vita è stata modellata dalla recitazione. Come le famiglie in cui per generazioni si fa l’idraulico o si entra in polizia, i Winslet hanno sempre imparato a memoria versi e si sono sempre presentati ad audizioni. ”Non era necessario che decidessi di fare l’attrice. Sapevo già che avrei finito per farlo”. I nonni gestivano un teatro da sessanta posti nel cortile posteriore della loro casa a Reading. Mettevano in scena musical e commedie. Sally, la madre di Kate, lavorava come bambinaia. Roger, il padre, fa l’attore [...] La sua prima audizione Kate l’ha fatta a 11 anni: scuola di recitazione, in Inghilterra, nella città delle Spice Girls. Ma lei dall’esperienza delle scuole è uscita scettica. ”Un sacco di balle”. A 12 anni ha debuttato in una pubblicità per cereali: era una frenetica mangiatrice di Sugar Puffs. A 15 anni è stata scritturata in una serie di fantascienza e ha avuto il suo primo boy-friend: Stephen Tredre, un attore che aveva dodici anni più di lei. ”Quando l’ho detto a mia madre, ho pensato: ”Oh, no, prenderà a colpi il soffitto’. Lei mi ha risposto: ”Allora com’è? Hai intenzione di portarlo a casa?’”. A 16 anni ha avuto una svolta. successo sul set di un dramma televisivo chiamato Anglo-Saxon Attitudes. Lei, allora, era alta più o meno un metro e 67 e pesava quasi 84 chili. Aveva una piccola parte come figlia di una donna molto grassa. Un pomeriggio il regista passa di fianco alle due attrici e fa: ”Dio mio, che somiglianza impressionante”. Questa frase la sconvolse. ”Guardai questa cicciona di 130 chili e pensai: ”Merda, devo assolutamente cambiare’”. L’anno seguente una Kate molto più snella ebbe una parte in Heavenly Creatures. [...]» (David Lipsky, ”Sette” n. 11/1998).