Elysa Fazzino, "Il Sole-24 Ore" 4/3/2002., 4 marzo 2002
Secondo una ricerca condotta nel Duemila dal "Migration World Magazine", il 60 per cento degli immigrati messicani manda in patria il denaro risparmiato: in media 240 dollari al mese, una somma alta se si pensa che il reddito medio annuo viene stimato in 7
Secondo una ricerca condotta nel Duemila dal "Migration World Magazine", il 60 per cento degli immigrati messicani manda in patria il denaro risparmiato: in media 240 dollari al mese, una somma alta se si pensa che il reddito medio annuo viene stimato in 7.455 dollari. Nel 2001 sono stati inviati 23 miliardi. Lo stesso fanno i due terzi degli immigrati colombiani, dominicani, guatemaltechi e salvadoregni. Il volume del denaro inviato è salito ovunque eccetto che in Colombia, dove la tendenza all’aumento è stata ostacolata dai divieti per contrastare i narcotraffici. La Western Union controlla i tre quarti del mercato Usa (89 milioni di trasferimenti effettuati nel 2000) e per questo è più esposta a usi illegali. Acquistata nel ’94 dalla First Financial Management Corporation, l’anno dopo divenne una controllata della First Data Corporation quando questa si fuse con la Ffmc con un’operazione da 7 miliardi di dollari. Nel ’95 presente in una ventina di Paesi, oggi opera in 187, ha 17 mila agenti, un fatturato di 2 miliardi di dollari (su un totale del settore stimato su scala mondiale in circa 15 miliardi) e realizza ottimi guadagni (nel 2000, i profitti sono stati di 540 milioni di dollari). Il resto del mercato è controllato da Money-Gram. «Il sistema è rapido e anonimo e proprio perciò attrae anche terroristi e narcotrafficanti. Il denaro contante si sposta da un capo all’altro del globo in meno di venti minuti. Non occorre un conto in banca, non ci sono controlli delle attività creditizie. Inviando meno di mille dollari per volta non bisogna neppure presentare un documento d’identità. Gli agenti sono tenuti solo a registrare le transazioni oltre i 3 mila dollari e a segnalare alle autorità ogni operazione superiore ai 10 mila dollari. Dal primo gennaio 2002 devono segnalare ogni attività sospetta che comporti transazioni oltre i 2 mila dollari». Punto dolente, le commissioni: il costo dell’invio varia infatti dal 6 al 15 per cento, ma costi aggiuntivi o tassi di cambio sfavorevoli possono portarlo al 20 per cento. La Western Union applica una commissione del 7,6 per cento per trasferimenti da 1000 dollari sia in Messico che nelle Filippine, ma se la somma trasferita è di soli 100 dollari la spesa è di 14,99 dollari per il Messico e 20 dollari per le Filippine. Ciò ha suscitato proteste e azioni legali: da Illinois, Texas e California è partita una causa collettiva contro Western Union, Money Gram e Orlandi Valuta, che ha costretto le società a offrire compensazioni.