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 2002  marzo 07 Giovedì calendario

Yeoh Michelle

• (Yeoh Choo Kheng) Ipoh (Malesia) 6 agosto 1962. Attrice. Film: 007 il domani non muore mai, Supercop, La tigre e il dragone ecc. Nota anche come la fidanzata di Jean Todt •«È alta, sottile, flessuosa, agile come un’atleta abituata alle arti marziali, pronta persino a cadere sul set e a farsi ingessare una gamba pur di recitare senza controfigure nelle scene d’azione: ma i suoi movimenti sono quelli armoniosi di una ballerina che ha studiato a lungo alla Royal Academy of Dance di Londra. [...] nel 1983 venne incoronata Miss Malesia. [...] il 1984 è già la stagione delle affermazioni nelle pellicole di Jackie Chan. Poi, una sfortunata parentesi matrimoniale durata quattro anni (tutti trascorsi lontano dal set). Quindi il ritorno davanti alla macchina da presa e nel ’92, con Police Story 111 - Supercop con Jackie Chan, il record: diventa l’attrice più famosa e pagata di tutta l’Asia. [...]» (Paolo Conti, “Sette” n. 40/1997). «Se le chiedi come affronta un ruolo, inizia a descrivere scene di combattimento, mimando gomitate e colpi di kung fu, come stesse combattendo con un partner invisibile. Se le domandi della sua carriera, ti sembra di trovarti davanti a un reduce da mille guerre, mentre inizia a enumerare i suoi infiniti incidenti sul set: nel 1986 rottura di un’arteria di una gamba per colpa di un calcio, nel 1993 una settimana d’ospedale dopo un salto di venti metri, nel 1995 una costola rotta […] “Queste cose non mi preoccupano e non mi hanno mai preoccupata” […] Nata da genitori di origine cinese, ha studiato danza classica a Londra, prima che un incidente alla spina dorsale cancellasse i suoi sogni da prima ballerina. Miss Malesia a 21 anni, l’incontro col multimiliardario produttore Dickson Poon le apre le porte del cinema d’Hong Kong: “Non è stato per niente facile E non è stato sufficiente allenarsi, come ho fatto, per dieci o dodici ore al giorno. In un mondo, come quello, totalmente maschile, la cosa difficile è conquistarsi il rispetto. Per ottenerlo ho preso pugni, botte e qualche umiliazione […] Quanto ti viene incontro uno con una spada, per quanto sia fiction mette paura. Perché non ti arriva addosso lento, ma rapido e rabbioso. Devi ricordare un sacco di movimenti molto complessi, non puoi anticipare le sue mosse, ma devi imparare a reagire, all’ultimo secondo» (S.I., “Ciak” n.2/2001).