Varie, 7 marzo 2002
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Zabel Erik
• Berlino (Germania) 7 luglio 1970. Ex ciclista. Secondo al mondiale 2004 (dietro Oscar Freire Gomez) e a quello 2006 (dietro Paolo Bettini), terzo a quello del 2002 (dietro Mario Cipollini e Robbie McEwen). Vinse tra l’altro quattro Milano-Sanremo (1997, 1998, 2000, 2001) • «[...] ha attraversato il paradiso e l’inferno. Ha conosciuto la gloria e il doping. un grande testimone di un ciclismo che è passato per gironi danteschi. ”Sedici anni di professionismo. Ho conosciuto la bellezza e la vergogna”, dice Zabel. Guarda indietro e vede un cielo pieno di stelle. ”Sanremo mi ha dato i ricordi più belli. Non c’è una gara come la Milano-Sanremo. Parti dalla metropoli. Attraversi la pianura e le montagne. E finisci in riva al mare. La corsa del sole è di una bellezza mozzafiato”. Erano i tempi in cui Rudolf Scharping, primo ministro tedesco, ciclomane appassionato, volava a Sanremo per godere il brivido delle sue volate. Quattro vittorie (1997, 1998, 2000, 2001) e due secondi posti. Contro Cipollini o Freire. Guarda indietro e vede una ferita. Il 24 maggio 2007, a Bonn, Zabel aveva confessato: ”Ich habe gedopt”, ”Mi sono dopato”. Prese l’Epo prima del Tour de France del 1996. ”Ho violato le regole”, aveva detto, severo con se stesso, e aveva pianto. Lacrime in diretta tv. Zabel non recitava quel giorno. [...] ” stato il momento più duro della mia vita” […] ha vinto moltissimo: 211 successi. Maglia gialla al Tour nel ”98 e nel 2002, per sei volte si è imposto nella classifica a punti. Ha vinto 13 tappe al Tour, 7 alla Vuelta, 13 al giro di Germania. Primo all’Amstel Gold Race e a Francoforte. Ha anche fatto vincere gli altri. A Tours ha bruciato in volata Petacchi e, 4 anni dopo, lo ha lanciato verso la vittoria. [...] Scrupoloso a tavola, severo negli allenamenti, professionale al massimo. Ha offerto una nuova immagine dello sprinter. Non è stato solo la stella filante che si esaurisce nel lampo della volata. Ma l’uomo forte, che non si arrende mai. [...] Il Giro gli ha sempre negato la vittoria. Petacchi e Bennati gliel’hanno strappata tre volte. ”Il Mondiale è un sogno che per dieci volte ho tentato: sono giunto due volte secondo e una terzo” [...]» (Claudio Gregori, ”La Gazzetta dello Sport” 12/10/2008).