Denise Pardo su L’Espresso del 14/03/02 a pagina 55., 14 marzo 2002
Carlo Freccero, attuale direttore di Raidue, «simbolo della resistenza di viale Mazzini» con il suo appoggio a Santoro, Luttazzi e Chiambretti, dal ’79 al 5 maggio ’92 dipendente di Berlusconi («una mattina mi chiamò e mi disse che non potevamo più lavorare insieme: cominciava a prendere forma il suo progetto politico») tra Italia 1 e La Cinq
Carlo Freccero, attuale direttore di Raidue, «simbolo della resistenza di viale Mazzini» con il suo appoggio a Santoro, Luttazzi e Chiambretti, dal ’79 al 5 maggio ’92 dipendente di Berlusconi («una mattina mi chiamò e mi disse che non potevamo più lavorare insieme: cominciava a prendere forma il suo progetto politico») tra Italia 1 e La Cinq. Ancora nella memoria il suo primo giorno di lavoro, una mattina di fine agosto, quando Berlusconi appena tornato dalle vacanze a Portofino «gasato e molto abbronzato», preannunciando una stagione durissima, «afferrò un pacco di banconote dalla scrivania, se le passò fra le mani e, nel silenzio più assoluto, le gettò in aria facendole cadere sulle nostre giacche e sulla moquette. Nessuno si mosse, e lui parlò: "Perché non le raccogliete? Vedete, state sprecando quattrini"».Tutta una recita, secondo Freccero, «preparata prima della riunione copiando la scena da "Gli ultimi fuochi" di Elia Kazan», per far capire che nell’azienda «non si doveva sprecare niente e si doveva raccogliere tutto».