Nico Orengo, "La Stampa" 8/3/2002., 8 marzo 2002
David Wise, giornalista di punta del "Washington Post", dopo aver pubblicato un libro è andato a ricomprarselo in internet, nel sito Barnes & Noble
David Wise, giornalista di punta del "Washington Post", dopo aver pubblicato un libro è andato a ricomprarselo in internet, nel sito Barnes & Noble. Ne ha ordinate 20 mila copie a un prezzo scontato. Quando la storia si è saputa ha cercato di difendersi sostenendo che voleva autografarle e poi rivenderle: «La verità sembra più astrusa e anche sconcertante: Wise sperava di influire sulle classifiche di vendita... Ciò che colpisce di più nel suo gesto è quello di trattare il suo libro, sul quale immaginiamo avrà lavorato con divertimento e fatica, come fosse una azione, un titolo in borsa... Che tristezza! Il gesto di Wise è quello di un giocatore di borsa, un giocatore d’azzardo che spera d’innescare un meccanismo febbrile in altri giocatori e dà la sensazione di importargli poco o nulla di quanto ha scritto, di non cercare lettori affini. Forse Wise cercava l’effetto catena, un piccolo scoppio per provocarne uno maggiore. Atteggiamento artificioso che il lettore-acquirente avverte» (Nico Orengo).