Varie, 8 marzo 2002
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Blake Robert
• (Michael Gubitosi) Nutley (Stati Uniti) 18 settembre 1933. Attore. Reso celebre dalla serie tv Baretta. «Bambino prodigio dei film degli anni Trenta, a Hollywood è noto come un duro. Gira con una pistola nella fondina, beve, guida come un pazzo, fa a pugni, passa da uno scandalo all’altro. [...] sospettato di aver ucciso la moglie, cosa che peraltro nega strenuamente [...] Nel maggio del 2001 si recò a cena da ”Vitello”, il suo abituale ristorante italiano, con la moglie Bonny Lee Bakley, di 45 anni. Parcheggiò in una strada secondaria, a un isolato e mezzo di distanza. Dopo il pasto, i due tornarono insieme all’auto. Blake dice di essersi accorto di avere dimenticato la pistola nel locale e di essere andato a prenderla. Nell’intervallo, qualcuno sparò a bruciapelo a Bonny Lee. Quando la raggiunse, l’attore la trovò riversa sul sedile, il sangue che le sgorgava dalla testa. La donna morì nel trasporto all’ospedale. Il capitano della polizia Jim Tatreau, che conduce le indagini, ha dichiarato che ”non esistono prove sufficienti pre togliere Blake dall’elenco dei sospetti”. Ma ha subito aggiunto che l’elenco è interminabile. Motivo: Bonny Lee aveva un passato torbido. Era una cacciatrice di uomini famosi, in particolare attori e cantanti: raccontava di essere stata l’amante, tra gli altri, di Christian Brando, il figlio di Marlon Brando; di Dean Martin, del rocker Jerry Lee Lewis, da cui avrebbe avuto un figlio che ora ha sette anni. E i suoi trascorsi penali, truffe e droga, indicano che avrebbe potuto tenere contatti con mafiosi [...] I due si sposarono nel novembre 2000, cinque mesi prima lei aveva partorito una bambina, Rose Lenore: pensava che fosse figlia di Christian Brando, la prova del Dna dimostrò che era figlia di Blake [...] I due vivevano in case separate, lei aveva dovuto firmare un contratto impegnandosi a non frequentare ”gente di malaffare”, Blake voleva portarle via la figlia. In alcune lettere l’avrebbe minacciata di ”eliminarla” [...] Il migliore amico dell’attore, John Solari, altro duro, smentisce: ”Lascia che la faccia fuori, gli dissi, non c’è altra via d’uscita. Mi rispose di no: non posso permetterlo, devo far funzionare questo rapporto”» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 13/5/2001). Nel 2005 è stato assolto.