Anna Maria Salviati, Teresa Messaggero, n. 357 21/08/2001, 21 agosto 2001
Tanta ginnastica artistica al collegio dei padri Somaschi per dimenticare il pallone. «Là ho imparato il salto mortale
Tanta ginnastica artistica al collegio dei padri Somaschi per dimenticare il pallone. «Là ho imparato il salto mortale. Lo faccio ancora ed è il mio banco di prova per sentirmi in forma». Proprio tra un salto mortale e un’evoluzione al quadro svedese, Memo si chiedeva se da grande avrebbe voluto diventare ginnasta o musicista. Nel dubbio si è diplomato in ragioneria («malgrado con i numeri non avessi nessun feeling») e ha continuato a non saper leggere la musica, nonostante le lezioni di pianoforte della maestra Ferloni. (Inquadratura su Memo Remigi)