Rodolfo Di Gianmarco, la Repubblica 10/3/2002, 10 marzo 2002
Da vent’anni il premio Oscar prende per i fondelli la sinistra. Luca Barbareschi: «Quando parla di politica dovrebbe citare di più la sinistra, e non solo Fassino, che è il migliore
Da vent’anni il premio Oscar prende per i fondelli la sinistra. Luca Barbareschi: «Quando parla di politica dovrebbe citare di più la sinistra, e non solo Fassino, che è il migliore. Quello di Berlusconi rimane un problema edipico. Il richiamo finale alle tre presidenze la dice lunga: vuole essere ecumenico piuttosto che trattare male. è un genio del marketing. è l’uomo meno politico del mondo. Gioca benissimo con due note, a partire da Madonna maiala, e fa apparizioni straordinarie una volta all’anno: è bravo e ha fiuto, in un paese in stallo narrativo. Benigni non fa scandalo ma fa incassi. Tanto di cappello, intendiamoci. L’hanno capito Mamet e Spielberg, che a proposito del suo film hanno parlato di ”Shoah-business”. La sua forza è la simpatia, e l’intelligenza. Ha preso per i fondelli la sinistra da vent’anni, baciando e abbracciando i D’Alema di turno, ma come tutti i veri artisti è egoista di fondo, settario. Una cattiveria di segno positivo, per me».