Alessandra Comazzi, La Stampa 10/3/2002, 10 marzo 2002
Un vecchio comico comunista che sembra diventato dc. Quella di Benigni è stata «l’esibizione di un grande personaggio, certo, che quando dice il suo ”Dan’a’mente” commuove i cuori induriti
Un vecchio comico comunista che sembra diventato dc. Quella di Benigni è stata «l’esibizione di un grande personaggio, certo, che quando dice il suo ”Dan’a’mente” commuove i cuori induriti. Ma, pure l’esibizione di un vecchio comico comunista che sembra diventato dc. O almeno convertito, assorto nel pensiero di Dio e della Madonna. Parla del pisello di Baudo e ne tocca gli attributi, esagera, qualche spettatore lo trova volgare (’perché gli altri devono essere definiti tali se lo fanno e lui no?”), qualcun altro lo trova candido. Qualcuno è deluso, qualcuno compiaciuto. Si può pensare che abbia rinnegato la sua parte politica, o semplicemente che si sia evoluto, o forse convertito. Realizza un bel momento televisivo, oggettivamente raro (si dice molto ma molto ben pagato). Grande, comunque, proprio perché riesce a scuotere le indifferenze, a dividere le coscienze e gli occhi assuefatti alla volgarità» (Alessandra Comazzi).