Varie, 11 marzo 2002
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CECCHI GORI Valeria Firenze 13 ottobre 1921, Firenze 1 marzo 2002. Madre di Vittorio • «Il destino ha voluto che, come fu per l’amato consorte scomparso nel ”93, anche lei se ne sia andata con la Fiorentina ormai retrocessa
CECCHI GORI Valeria Firenze 13 ottobre 1921, Firenze 1 marzo 2002. Madre di Vittorio • «Il destino ha voluto che, come fu per l’amato consorte scomparso nel ”93, anche lei se ne sia andata con la Fiorentina ormai retrocessa. Una sofferenza per chi, come lei, ha sempre avuto un debole per i colori viola, una passione, quella per la Fiorentina e il calcio, condivisa fin da ragazzina con il marito. Anzi, ha raccontato più volte la coppia, la loro storia, dopo un primo approccio durante un ballo studentesco, decollò al termine di un Fiorentina-Juventus degli Anni Quaranta, partita che terminò con un successo della squadra viola: si rividero per caso all’uscita dello stadio e da allora non si lasciarono più. Avevano 39 anni in due. Il viaggio di nozze lo fecero a Milano per vedere la Fiorentina che giocava con l’Ambrosiana. ”Il calcio - soleva dire - ci aveva riuniti e da allora è sempre stato la nostra comune passione”. Mario Cecchi Gori ha sempre sostenuto di aver comprato la Fiorentina nel ”90 non solo per attaccamento ai colori viola, ma anche come gesto d’amore nei confronti della moglie, sua fidata consigliera nell’attività cinematografica. ”Dopo la morte di Mario viveva solo per il figlio e per la Fiorentina” ha detto il presidente viola Ugo Poggi, amico di famiglia, che negli ultimi anni l’ha accompagnata in tutte le trasferte. Un attaccamento che aveva spinto un campione poco incline ai pubblici complimenti come Gabriel Batistuta a esternare tutta l’ammirazione verso questa donna: ”Con la sua presenza non ci sentiamo mai soli”. Anche Valeria Cecchi Gori stimava molto Batistuta, salvo bacchettarlo ogni tanto per qualche polemica di troppo. Ma il suo ”coccolino”, ha rivelato Poggi, era Rui Costa: quando ha incontrato il portoghese il 20 gennaio 2002, in un ristorante dopo Fiorentina-Milan, si è commossa. Piuttosto, a farla arrabbiare, da quando era anche presidentessa della Regal (la società che controlla la Fiorentina) erano stati alcuni dirigenti e certi pesanti attacchi. Aveva esautorato l’amministratore delegato viola Luciano Luna per aver tentato di cedere la Fiorentina ad acquirenti, a suo dire, non convincenti: ”Non sono un pupazzo e pretendo rispetto” disse. E nell’ultimo suo intervento pubblico, una telefonata a Bruno Vespa durante la trasmissione Porta a Porta dedicata al figlio, lo implorò ancora una volta di cedere la Fiorentina considerata la situazione irrecuperabile. Riservata, colta, di poche parole ma non per questo priva del gusto della battuta, era inciampata in una sola pubblica caduta di stile: quando nella stagione 2000/2001, in tribuna d’onore, per festeggiare il pareggio dei viola con la Lazio fu immortalata dai fotografi mentre faceva il ”gesto dell´ombrello”. ”Il fatto è che preferisco perdere con la Juventus anziché contro la Roma o la Lazio” si giustificò. Ai bianconeri, si sa, è rimasta legata dal ricordo più dolce: il matrimonio con ”Marione”» (Brunella Ciullini, ”La Stampa” 2/3/2002).