11 marzo 2002
Tags : Milene Domingues
Domingues Milene
• . Nata a Casa Verde (Brasile) il 18 giugno 1979. Ex (prima) moglie del calciatore Ronaldo e calciatrice lei stessa. «’ un fenomeno”, parola di allenatore. Bella forza, lei il Fenomeno l’ha sposato. ”Ma è anche meglio di Ronaldo”, è sempre l’allenatore che parla. E c’è da giurare che non si riferisca ai capelli biondi e al fisico da pin-up in miniatura, ma al controllo di palla e al talento da trequartista. In attesa di rimettere piede in campo, il Ronaldo vero, quello che sta in Brasile a curarsi, ha mandato avanti la moglie. Milene Domingues, la bionda signora Ronaldo (ma si dirà così?...) per tre giorni alla settimana affida il piccolo Ronald alla tata, sale sulla Mercedes del marito e dalla bella casa di San Siro parte con destinazione Monza, stadio Sada, dove si allena la formazione di serie A femminile del Fiamma Monza. E fa sul serio: sole, pioggia, fango, neve, la signora Milene si presenta con borsa, tuta e scarpette e cerca di conquistarsi un posto in squadra per la prossima stagione. Raffaele Solimeno, l’allenatore, quello che ”lei è meglio di Ronaldo”, al primo allenamento l’ha messa alla prova. Fammi vedere quello che sai fare in campo, le ha detto; e lei, che può vantare un record di 50 mila palleggi consecutivi in nove ore, l’ha fatto: ”Ha stoppato la palla a mezza altezza e con un pallonetto l’ha messa alle spalle del nostro portiere” confessa Solimeno, che si è ritrovato un fenomeno in squadra. La ragazza, dicono in società, deve ancora farsi: è leggerina (è alta 161 centimetri, pesa solo 50 kg), non è ancora abituata al gioco deciso della serie A e soprattutto era inattiva da quattro anni, causa gravidanza. Ha il tempo dalla sua: è stata tesserata, ma per quest’anno potrà solo disputare partite amichevoli, il campionato la vedrà al via nella prossima stagione. Nel frattempo sta cercando di ambientarsi. E ci sta riuscendo benissimo, parola del presidente Negrini: ”Le ragazze hanno accolto Milene con entusiasmo, lei fa molto spogliatoio, è già amica di tutte. Appena arrivata ha detto che si sentiva in famiglia”. A proposito di famiglia: a un oceano di distanza, il marito convalescente è orgoglioso del talento calcistico della moglie. Ronie in Brasile gira con un sorriso a pianoforte, raccontando della moglie che giocherà nella serie A italiana. L’ha detto anche a Felipe Scolari, che però ha tagliato corto chiedendogli: vabbe’, mi fa piacere, ma tu piuttosto come stai» (Roberto De Ponti, ”Corriere della Sera” 19/2/2002). «Il pallone è una parte importante della mia vita. Ho cominciato a tirar calci quando avevo 3 anni con i miei fratelli per le strade di San Paolo. Ho tanta voglia di disputare una partita [...] Ho fatto il record di palleggi nel periodo in cui stavo recuperando dal brutto infortunio del ’97: lesione al menisco e rottura dei legamenti al ginocchio sinistro. successo in una partita con il Gremio. Ero più che una promessa del Corinthians. Un’entrata dura di un’avversaria, ho avvertito un dolore terribile. Ho dovuto smettere. Da allora, oltre ai palleggi, ho giocato solo con Ronie nel periodo della sua rieducazione [...] Per me tirare calci a un pallone è qualcosa di naturale. Riesco a stopparlo con estrema facilità. Ho una buona visione del gioco. Mi piace stare a centrocampo, ma in questo momento devo riprendere la condizione.Umberto, il guardiano, si lamenta perché sono l’ultima a uscire dallo spogliatoio. Dopo l’allenamento, a me piace parlare. Anche Ronie mi chiede: cosa fai in tutto ’sto tempo? Ma io rispetto a lui ha anche un bel po’ di capelli da asciugare» (Giancarla Ghisi, ”Corriere della Sera” 20/2/2002).