Nicola Fano, "Le maschere italiane", Il Mulino 2001, 12 marzo 2002
"Ar, l’è chin!". In un canovaccio seicentesco, l’origine del nome ”Arlecchino”: un tale, ricercato dalla polizia per la sua stravaganza, fuggì col figlio in fretta e furia in sella a un asino
"Ar, l’è chin!". In un canovaccio seicentesco, l’origine del nome ”Arlecchino”: un tale, ricercato dalla polizia per la sua stravaganza, fuggì col figlio in fretta e furia in sella a un asino. Scorto un uomo dietro un cespuglio, lo scambiò per un gendarme e gridò impaurito all’animale: "Ar, l’è chin!", ("Cammina, si è chinato!"). Venne poi a sapere che l’uomo era un semplice contadino, chino sull’erba a "fare i propri comodi" in preda a un mal di pancia.E, divertito al ricordodell’episodio, volle battezzare ”Arlecchino” il figlioletto.