Fulco Pratesi, ìStoria della natura in Italiaî, Editori Riuniti, 2001, 12 marzo 2002
Circoli. Alla fine del Settecento oltre il 27 per cento della popolazione si concentrava nelle aree di montagna, il 44 per cento sulle colline e il restante 28 per cento nelle pianure
Circoli. Alla fine del Settecento oltre il 27 per cento della popolazione si concentrava nelle aree di montagna, il 44 per cento sulle colline e il restante 28 per cento nelle pianure. Data questa distribuzione, l’aumento della popolazione determinò dissesti idrogeologici: in altura i terreni coltivati si estesero a danno dei boschi e delle macchie. Dalle pendici non più presidiate dalla vegetazione le acque sregolate scendevano a valle creando acquitrini e paludi, terreno ideale per l’insorgere della malaria, malattia diffusa soprattutto al sud, che contribuiva a relegare alle quote più alte le popolazioni rurali.