Fulco Pratesi, ìStoria della natura in Italiaî, Editori Riuniti, 2001, 12 marzo 2002
Policoro. Con la riforma fondiaria del Mezzogiorno alla fine degli anni ’50 il bosco di Policoro, vasto 1
Policoro. Con la riforma fondiaria del Mezzogiorno alla fine degli anni ’50 il bosco di Policoro, vasto 1.600 ettari, più 110 ettari di stagni, fino ad allora mantenuto per le cacce baronali ai cinghiali e caprioli, fu liberato dal vincolo idrogeologico e "passato a taglio raso con dicioccamento". I lavori terminarono nel 1961: gli olmi furono destinati alle costruzioni navali; i tronchi di ontano alle casse da morto per il mercato di Bari; il legno dei frassini acquistato dalla Fiat per le rifiniture della carrozzeria della Giardinetta 500; tronchi di olmo, di cerro e di frassino usati per traversine ferroviarie; il resto, come legna da ardere. Il tutto per un volume di 500.000 metri cubi, di cui 150.000 di tronchi lisci, dritti e senza nodi, pari a 150.000 alberi di grandi dimensioni.