Maria Maggi, La Macchina del Tempo, n. 1 gennaio 2002, pp. 56-64, 1 gennaio 2002
In realtà un moderato effetto serra c’è sempre stato sulla Terra ed ha permesso lo sbocciare della vita
In realtà un moderato effetto serra c’è sempre stato sulla Terra ed ha permesso lo sbocciare della vita. Se, infatti, non ci fosse neppure una bassa percentuale di gas serra nell’atmosfera, la temperatura media terrestre sarebbe di -18°C. Ma l’andamento degli ultimi decenni fa temere un incremento eccessivo del riscaldamento globale dovuto ad un accumulo sempre maggiore di questi gas emessi dalle intense attività umane. In particolare sono le attività legate all’industria, alla produzione energetica e ai trasporti le maggiori responsabili dell’immissione nell’atmosfera di anidride carbonica, metano e clorofluorocarburi. Negli ultimi 150 anni l’anidride carbonica è aumentata di circa il 25 per cento, perché le attività umane hanno liberato un quantitativo maggiore di quello che poteva essere smaltito per diffusione dagli oceani o attraverso la fotosintesi. Un certo cambiamento climatico è già in corso da tempo. noto che negli ultimi cento anni, da quando cioè l’industrializzazione si è estesa, la temperatura globale è aumentata di oltre mezzo grado. Sempre in questo lasso di tempo il livello medio degli oceani è salito di 2 millimetri all’anno, sia perché l’acqua riscaldandosi si dilata, sia perché una parte delle calotte polari e dei ghiacciai montani si è sciolta. In particolare si sa che i ghiacciai europei hanno perso metà del volume che avevano 150 anni fa e sulle Alpi il dimezzamento è avvenuto addirittura in 30 anni. Inoltre è sempre più frequente l’allarme legato ad iceberg antartici di migliaia di chilometri quadrati, che si staccano andando alla deriva. Secondo i meteorologi la temperatura del pianeta potrà, nei prossimi 50 anni, aumentare di una quantità tra 3 e 5 gradi centigradi, se l’anidride carbonica nell’atmosfera raddoppierà i suoi livelli attuali. Questa variazione di temperatura, che pare minima, ha portato in passato grandi rivoluzioni climatiche: per esempio alcune glaciazioni sono state provocate da una diminuzione di soli 5 gradi. Gli scienziati che studiano i climi terrestri delle ere antiche sanno che i cambiamenti climatici non sono affatto graduali e, quindi, temono che possa avvenire un break anche in futuro. Ora la macchina atmosferica, che regola la circolazione globale, può assorbire le variazioni fino ad un certo punto, finché scatta una modalità di funzionamento del tutto differente. Le avvisaglie di un drammatico cambiamento climatico si sono già avute. L’ultimo decennio del ventesimo secolo è stato il più caldo del secondo millennio e gli anni 1997 e 1998 sono stati in assoluto i più caldi degli ultimi duecento, perché hanno risentito degli effetti del Niño.