Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.351 10/07/2001, 10 luglio 2001
Con tanta paura di affezionarsi alle città e agli amichetti, che gli toccava magari abbandonare da un giorno all’altro («la famiglia Tedeschi partiva all’improvviso, giusto il tempo di fare i bagagli»)
Con tanta paura di affezionarsi alle città e agli amichetti, che gli toccava magari abbandonare da un giorno all’altro («la famiglia Tedeschi partiva all’improvviso, giusto il tempo di fare i bagagli»). Così il piccolo Corrado è cresciuto con il complesso del girovago. Timidissimo, a scuola combinava poco. «Però il maestro di La Spezia a fine lezione spesso mi faceva fare l’imitazione dei cronisti di Tutto il calcio minuto per minuto. Forse all’epoca avevo già deciso che da grande avrei voluto diventare attore. Il mio mito era Cary Grant». (Inquadratura su Corrado Tedeschi)