14 marzo 2002
Tags : Jorma Kontjo
Kontjo Jorma
• . Nato a Oulu (Finlandia) il 7 agosto 1953. Driver di trotto. Prima vittoria: nel 1967, sulla pista di Oulu, in sulky a Ulla Maija. In carriera ha vinto oltre 6.500 gare, un primato tuttora imbattuto per un guidatore scandinavo. Campionato Europeo (4 volte), Copenhagen Cup, Derby Finlandese (4 volte), Criterium de Vitesse, Olympiatravet, Grand Prix Uet. Titoli nazionali: 16 volte campione finlandese. Titoli europei: 2. Migliori cavalli: Keystone Patriot, Houston Laukko, Peace Corps, Davidia Hanover. «Non è proprio come Jean Louis Rossini, lo strampalato guidatore francese impersonato da Gigi Proietti in Febbre da Cavallo, ma poco ci manca. Jorma Kontio. Non è l’uomo che non perde mai come Rossini, anche se quando ha un cavallo decente tra le stanghe del sulky difficilmente spreca l’occasione. Parla solo il finlandese e il suo inglese, dopo anni di esperienze internazionali, è migliorato solo fino a permettergli di dire buongiorno. Quello che conta è saper comunicare con i cavalli e Kontio ci riesce benissimo. Lo dicono i risultati, gli oltre 6.500 successi che fanno di lui il primatista di tutto il trotto scandinavo, e lo garantisce il suo connazionale Jori Turja che di Varenne è l’allenatore: ”Jorma è un grande guidatore ma con le lingue proprio non ci si trova. Sono due anni che si è trasferito in Svezia e al massimo riesce a dire tre parole in svedese. Nessun problema, comunque, l’abbiamo chiamato per guidare Varenne, non per fare un discorso”. [...] In una carriera iniziata prestissimo (ha vinto la prima corsa a 14 anni) ha guidato tutti i più grandi campioni del trotto scandinavo: da Keystone Patriot - con cui si è imposto due volte nel Campionato Europeo di Cesena - a Houston Laukko, da Nealy Lobell a Peace Corps. In Finlandia è considerato uno dei grandi dello sport, al pari degli assi dell’hockey su ghiaccio, dei saltatori con gli sci e dei piloti di rally e di Formula 1, per l’Europa del trotto è l’uomo delle grandi occasioni, quello da mettere in sulky quando non ci si può permettere di sbagliare».