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 2002  marzo 14 Giovedì calendario

Morello Giancarlo

• . Nato a Grotteria (Reggio Calabria), da giovanissimo si è trasferito a Torino. Ladro. «Uno che nell’ambiente dei furti su commissione è considerato un’autorità, con lo pseudonimo di D’Artagnan. Quasi dieci anni di galera per una raffica di reati da nulla, in carcere ha studiato elettronica. Così da entrare in caveau e case arredate con la sua seconda passione, coltivata anche questa con anni e anni di studi in carcere: la pittura. Una volta scarcerato s’è dato da fare per costruirsi la fama di asso delle serrature. Quanti colpi abbia messo a segno con la sua banda negli ultimi anni è difficile dirlo. Ma si può tentare di ricostruire la cronologia analizzando le montagna di refurtiva recuperate dagli investigatori nel suo appartamento di via Banchette a Torino e in due garages: quadri del 700 fiorentino, un grande dipinto che raffigura Santa Caterina rubato in provincia di Genova, e poi decine di quadri di valore più modesto, tra i 50 e gli 80 milioni. E ancora collezioni di monete antiche, libri introvabili, centinaia di suppelettili d’oro e d’argento. Naturalmente non poteva mancare l’attrezzatura del perfetto scassinatore: scanner artigianali per intercettare la frequenza radio degli antifurti, sistemi per cortocircuitare gli allarmi elettronici e digitali anche più sofisticati, centinaia e centinaia di telecomandi elettronici, chiavi in grado di aprire anche la più complicata porta blindata protetta da serratura di sicurezza, minitrapani per sfondare le serrature delle casseforti, un complicato sistema di periscopi da infilare nelle serrature delle casseforti per spiarne il contenuto» (Lodovico Poletto, ”La Stampa” 15/4/2001).