Stefano Trincia su Il Messaggero del 13/03/02 a pagina 13., 13 marzo 2002
Secondo un rapporto dell’America Lung Association, pubblicato sulla rivista inglese Tobacco Control, negli anni ’70 e ’80 aziende del tabacco e case produttrici cinematografiche si sarebbero accordate per promuovere il fumo attraverso i film
Secondo un rapporto dell’America Lung Association, pubblicato sulla rivista inglese Tobacco Control, negli anni ’70 e ’80 aziende del tabacco e case produttrici cinematografiche si sarebbero accordate per promuovere il fumo attraverso i film. Il patto prevedeva il rifornimento di sigarette gratis sui set e nelle case di attori e registi (Liv Ullman, Jerry Lewis, John Cassavetes, Shelley Winters). Markus Mekemson, uno degli autori della ricerca, afferma che le case del tabacco avrebbero pagato anche per far comparire pacchetti di sigarette nelle scene principali dei film. Jack Valenti, della Motion Pictures Association of America, giudica il rapporto «roba vecchia che risale a venti anni fa e che suona comunque ridicola dato che una star non ha bisogno di sigarette gratis per fumare».