Monica Mazzotto, "La Stampa" (tSt) 13/3/2002., 13 marzo 2002
La ghiandaia della Florida, solita nascondere parte del cibo raccolto per poi tornare a mangiarselo con calma, anche a distanza di mesi
La ghiandaia della Florida, solita nascondere parte del cibo raccolto per poi tornare a mangiarselo con calma, anche a distanza di mesi. La sua memoria è infatti così buona che ricorda alla perfezione dove, quando e cosa ha nascosto, il che le consente di non buttar mai via nulla: ad esempio, se il cibo messo da parte è una larva, lei torna a prenderla prima che si decomponga e diventi immangiabile (trascorso troppo tempo, rinuncia). Se invece ha nascosto una nocciola, che non marcisce in breve tempo, la ghiandaia non si preoccupa e ritorna sul posto anche dopo parecchie settimane. Alcune, dopo aver osservato di soppiatto una compagna intenta a nascondere il cibo, se ne impossessano furtivamente una volta da sole: per ovviare a questo inconveniente, ci sono ghiandaie che, se si sentono osservate mentre nascondono il bottino, non si allontanano e quando infine restano sole gli cambiano di posto. Emery e Clayton, ricercatori dell’Università di Cambridge in Gran Bretagna, hanno constatato che a mettere in atto questa strategia difensiva sono proprio le ghiandaie che in passato si sono macchiate di furto ai danni delle altre. I due ne hanno infatti lasciato alcune libere di mangiare da sole, al riparo da occhi indiscreti, mentre in una seconda prova dovevano farlo in presenza di una compagna. Risultato: solo quelle che in passato avevano a loro volta rubato il cibo alle altre, sentendosi osservate cambiavano nascondiglio; quelle "oneste", invece, non lo facevano. «Ciò sembrerebbe dimostrare che le ghiandaie della Florida sono in grado di associare informazioni ottenute da esperienze passate, come appunto il furto, a possibili future strategie di un altro individuo, e utilizzano quest’associazione per modificare prontamente la loro individuale tecnica d’alimentazione».