Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 15 Venerdì calendario

Lo hanno studiato in Svizzera, ma è già arrivato in Italia. Stiamo parlando del nuovo sistema di impianti di osteosintesi adatto anche ai pazienti con le ossa in cattive condizioni o rese più fragili dalla osteoporosi

Lo hanno studiato in Svizzera, ma è già arrivato in Italia. Stiamo parlando del nuovo sistema di impianti di osteosintesi adatto anche ai pazienti con le ossa in cattive condizioni o rese più fragili dalla osteoporosi. Il nome di questa novità è Lcp (che sta per Locking compression plate). Grazie a queste placche e viti studiate dalla Fondazione A.O., il centro studi elvetico leader in queste tecnologie, è possibile trattare tutti i tipi di frattura, su quasi tutti i pazienti. Uno dei più grandi vantaggi del sistema Lcp è quello di riuscire, nella gran parte di casi, a restituire la mobilità ai pazienti in età avanzata che hanno subìto una frattura invalidante (per esempio quella del femore).