Guido Olimpio sul Corriere della Sera del 03/03/02 a pagina 11., 3 marzo 2002
In un appartamento di Nablus, abitato da quattro estremisti di Hamas uccisi qualche giorno fa da un commando israeliano: piccoli saldatori elettrici, viti, chiodi, bulloni, decine di cavetti, nastro isolante, interruttori di vari colori
In un appartamento di Nablus, abitato da quattro estremisti di Hamas uccisi qualche giorno fa da un commando israeliano: piccoli saldatori elettrici, viti, chiodi, bulloni, decine di cavetti, nastro isolante, interruttori di vari colori. Gli esperti sono giunti alla conclusione che si trattasse di una specie di «officina del terrore», dove venivano preparate armi e soprattutto nuovi ordigni per gli attentati suicidi. Tra gli altri, un detonatore nascosto nel tappo di una bottiglia di shampoo (un piccolo circuito da cui partono due fili collegati a un orologio digitale «da quattro soldi»), dentro un telefonino (il terrorista attiva la bomba digitando il numero), in una cassetta musicale.