Varie, 15 marzo 2002
PORTOGHESI
PORTOGHESI Paolo Roma 2 novembre 1931. Architetto. Si è laureato in Architettura nel 1957. Dal 1995 è ordinario di Progettazione urbana presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Ha diretto varie riviste e, dal 1980 al 1983, la sezione «Architettura» della Biennale di Venezia. Ha sempre lavorato parallelamente in campo teorico, nella ricerca storica e come architetto. autore di un cospicuo numero di saggi e di più di 50 libri sul Rinascimento e sul Barocco architettonico, sull’Art Noveau e l’architettura contemporanea. Tra questi: «Roma Barocca», Laterza, 2002; «Storia di San Carlino alle Quattro Fontane», Newton Compton, 2001; «I grandi architetti del Novecento», Newton Compton, 1999 (F. P., ”Avvenire” 20/8/2009) • « uno degli ultimi, grandi maestri dell’architettura italiana [...] è un uomo schivo, più laconico di un trappista con il voto del silenzio. Ma quando sale in cattedra, e fra i discepoli, che lo tengono in conto di oracolo, è amabile e loquace. Vive nel suo guscio, defilato e regale, di Calcata, un romitaggio che solo un rabdomante potrebbe scovare senza smarrirsi. Ha una moglie straordinaria, Giovanna, che lo ha circondato di cigni, struzzi, pavoni, pony, onagri, galli, galline. Forse, anche zebre, elefanti e leoni. Giovanna veglia su Paolo come un vulcano attivo incombe su un lago placido e sommerso. Non ho mai visto un uomo più felicemente in balia di una donna più generosa e frenetica. Una coppia che sarebbe male assortita se non fosse così bene assortita. Come è nata la sua passione per l’architettura? ”Bambino, andando da casa a scuola, mi fermavo estasiato davanti alle opere di Francesco Borromini. Alla fine di via Monterone, dove sono nato, c’è la cupola di Sant’Ivo. Via della Chiesa Nuova, dove abitavano i miei nonni, è proprio alle spalle dell’Oratorio dei Filippini [...] Quando seppi che entrambi questi edifici erano del Borromini, l’architetto svizzero-italiano diventò il mio idolo e il mio modello. [...]”» (Roberto Gervaso, ”Il Messaggero” 25/2/2007).