15 marzo 2002
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Rorem Ned
• . Nato a Richmond (Stati Uniti) il 23 ottobre 1923. Compositore. «Nato in una famiglia quacchera, negli Stati Uniti è un compositore assai noto che si è imposto anche come autore di saggi ma, ancora di più, come autore di un diario che via negli anni va pubblicando e dove, con gidiana e fin troppa sperticata evidenza, racconta tutto quello che può di sè e delle persone che conosce, ma anche di quel che legge, ascolta, scrive e pensa. Il paesaggio: per lo più New York e la sua società intellettuale.Il viso di un personaggio di Truman Capote, ha vissuto a Parigi anni di formazione, fra il 1951 e il 1955, frequentando Nadia Boulanger, al cui insegnamento diversi giovani compositori americani si affidavano, Carter, Copland, Harris; e alla ”scuola” di Cocteau e di Marie-Laure de Noailles (li ha chiamati ”Father” e ”Mother”). Queste le sue vere università, dove apprese il piacere di racchiudere in aforismi brucianti il senno dell’esistenza, e che gli offrirono anche il piacere di sfuggire alla celletta di un conservatorio di musica per tuffarsi invece fra i pentagrammi della vita. Cocteau teneva un diario, e Rorem cominciò a tenere il diario. Marie-Laure de Noailles viveva in un bellissimo appartamento con qualche Goya alle pareti e riceveva con squisitezza i suoi ospiti, mordendoli un po’ a parole. Rorem imparò a ricevere preparando squisite torte al formaggio e verdura e sibilando in faccia agli amici sanguinose verità. Quanto alla musica, fu influenzato da Ravel, ma anche da Poulenc, da Virgil Thompson; dei dodecafonici, musicisti ”seriali”, scrisse che erano soltanto dei ”serial killers”» (Enzo Siciliano, ”la Repubblica” 11/2/2002).