15 marzo 2002
Tags : Alfred Sirven
Sirven Alfred
• . Nato a Tolosa (Francia) il 6 gennaio 1927. Uomo chiave dello scandalo Elf (di cui era numero due ai tempi di Mitterrand). Arrestato nel febbraio 2001 a Manila dopo una latitanza di cinque anni. Secondo l’accusa fu lui a reclutare Christine Deviers-Joncour, ”la putain de la République” spedita tra le lenzuola del ministro degli Esteri Roland Dumas per convincerlo a togliere il veto sulla vendita di sei petroliere a Taiwan (missione portata a termine con successo). Avrebbe anche finanziato, tramite l’utilizzo di fondi neri, la campagna elettorale di Helmut Kohl (Enrico Molinari, ”La Stampa” 3/2/2001). «Unico rampollo di una ricca famiglia di Tolosa, entra nella Resistenza a soli diciassette anni. Un’esperienza che lascerà molte tracce nella sua vita, compreso il gusto della segretezza: nei ristoranti prenotava sempre dando un falso nome (ironia della sorte, quel nome era Dumas...). Dopo la guerra non sa bene che fare, studia giurisprudenza e lascia incinta una contadina, che finirà per sposare. In seguito a questa storia, rompe con il padre e nel 1952 si imbarca a Marsiglia: volontario nel corpo francese dell’Onu che affianca gli americani in Corea. La guerra gli piace e ha molto coraggio: decorato più volte, citato come esempio dai superiori, è ferito quattro volte. Rischia di perdere una gamba ed è ricoverato a Tokyo. Qui conosce un disertore e diventa rapinatore. Prima si fanno due cinema e una fabbrica, ma il bottino è magro e i due decidono allora di attaccare una banca. Il colpo riesce. E’ la prima rapina nella storia del Giappone, all’epoca ancora occupato dagli americani. [...] Viene arrestato e consegnato ai francesi, che lo incarcerano a Saigon con il suo compare. Dopo due anni vengono trasferiti in Francia, si aspettano di finire in corte d’Assise, ma vengono miracolati: i giudici si dichiarano incompetenti per i fatti commessi all’estero sotto la bandiera dell’Onu [...] Diventa un uomo qualunque, lavora per diverse imprese come specialista nelle relazioni sociali. Dirigente della Mobil, passa poi alla Moulinex e infine all Rhone Poulenc, presieduta da Loik le Flock-Prigent che diventerà numero uno della Elf e assumerà Sirven come braccio destro. Siamo nel 1989. [...] Nel giro di pochi mesi, diventa il Mefistofele dell’Elf, l’uomo dei dossier ”delicati”» (Giampiero Martinotti, ”la Repubblica” 3/2/2001).