Franco Venturini, Corriere della Sera 14/3/2002, 14 marzo 2002
La ”dottrina Bush”. «Si era pensato, a Washington, di poter combattere in Afghanistan lasciando che fosse l’alleato israeliano a gestire il conflitto con i palestinesi
La ”dottrina Bush”. «Si era pensato, a Washington, di poter combattere in Afghanistan lasciando che fosse l’alleato israeliano a gestire il conflitto con i palestinesi. Ma l’illusione è caduta perché la mancata cattura di Bin Laden esige nuove dimostrazioni di forza, perché si è rafforzato il timore che quel che resta di Al Qaeda possa avere accesso ad armamenti di distruzione di massa, perché nel mirino sono ora gli arsenali di Saddam Hussein e i governi moderati arabi (come sta constatando il vicepresidente Cheney) non accettano di chiudere un occhio in Iraq mentre i carri armati di Sharon si scatenano nei Territori. Già nell’autunno scorso, quando gli Usa chiamavano a raccolta la coalizione antitalebana, Ariel Sharon ebbe a dire che Israele non intendeva fare la fine della Cecoslovacchia nel 1938. Ma può resistere ancora oggi questa volontà di non piegarsi agli interessi altrui? Può continuare a usare le maniere forti il premier di Israele, quando l’obiettivo Saddam Hussein esige una linea più morbida?» (Franco Venturini).