Francesca Orsini, Salute Sorrisi e canzoni, n. 35 marzo 2002 pag. 33, 18 marzo 2002
Mani curate e unghie a posto sono un buon biglietto da visita per chi le possiede. Ma spesso anche una buona manicure non riesce a nascondere unghie fragili, opache, che si scheggiano al primo urto
Mani curate e unghie a posto sono un buon biglietto da visita per chi le possiede. Ma spesso anche una buona manicure non riesce a nascondere unghie fragili, opache, che si scheggiano al primo urto. Per averle forti, rosee e resistenti bisogna essere in buona salute. Oltre che efficaci armi di seduzione, le unghie hanno anche un importante ruolo di «sentinella» del benessere del nostro organismo. «Le alterazioni delle unghie possono rivelare o confermare una patologia internistica o cutanea», spiega la dottoressa Marcella Ribuffo, dirigente dell’Istituto dermatologico dell’Immacolata di Roma. «A prescindere dalle cause che danneggiano le due componenti principali dell’unghia, la matrice e il letto ungueale, è sulla lamina superficiale che compaiono i ”segni-spia” di un malessere dell’organismo. Ecco perché va tenuta sotto controllo ogni alterazione della superficie, della forma, del colore e della consistenza della lamina. Le unghie ideali dovrebbero essere leggermente convesse, di colorito roseo, senza macchie né striature. E le vostre come sono? Guardatele con cura. E controllate se presentano anche una sola delle anomalie che illustriamo nel riquadro qui sotto. Piccole chiazze bianche, che ricoprono l’unghia in ordine sparso, rivelano che l’organismo è sotto stress. Se non si tratta di macchie da sigaretta, le unghie gialle nascondono di solito problemi respiratori. Se la lamina ungueale ha un colorito violaceo, potrebbe trattarsi di alterazioni della microcircolazione. Piccoli solchi trasversali, detti linee di Beau, possono avere a che fare con disturbi ormonali o cardiaci. La fragilità dovuta a carenze di ferro, minerali e vitamine, può manifestarsi con striature longitudinali. Vistose alterazioni del colore della lamina possono essere associate all’assunzione di farmaci betabloccanti.