Manuela Soressi - Francesca Soccorsi, Salute Sorrisi e canzoni, n. 35 marzo 2002 pag. 42-45, 19 marzo 2002
Provate a immaginare la vostra vita senza cioccolato. Niente bon bon né mousse, niente torte tutto cacao né pancake dal ripieno succulento
Provate a immaginare la vostra vita senza cioccolato. Niente bon bon né mousse, niente torte tutto cacao né pancake dal ripieno succulento. Come consolare i piccoli dispiaceri quotidiani, le arrabbiature e lo stress, quei momenti in cui sentite il bisogno di «qualcosa di buono?». Ammettiamolo: sarebbe quasi impossibile. E pensare che gli italiani non sono un popolo di grandi mangiatori di cioccolato: non arriviamo neppure a 4 kg l’anno contro i 10 degli svizzeri. Di sicuro, però, il numero di appassionati del «cibo degli dei» è in crescita. Dopo i fatti dell’11 settembre, il 19% dei nostri connazionali ha aumentato il consumo di cioccolato, secondo un recente studio dell’Astra-Demoskopea. Non solo. Mangiarlo non ci provoca nessuno scrupolo di coscienza: «La colpevolizzazione del cioccolato sta diminuendo», spiega il sociologo Enrico Finzi, che ha curato la ricerca, «c’è persino un 22% di adulti che mangia il cioccolato con grande allegria, sostenendo che fa bene». Come dar loro torto? E non è solo una questione di golosità... Ora anche la scienza riabilita il cacao in tavolette o cioccolatini. Alcuni studi hanno sottolineato il benefico effetto dei flavonoidi (di cui il cioccolato è ricco) sul funzionamento del cuore, sulla circolazione e sulla produzione di enzimi. I flavonoidi sono anche una miniera di antiossidanti e aiutano quindi a combattere l’invecchiamento. Insomma, mangiare cioccolato aiuta a restare giovani. E di buon umore: stimola infatti la produzione di endorfine, che danno euforia e attenuano il senso di dolore. Dite la verità: avreste mai pensato che il cioccolato fosse il più gustoso degli antistress naturali?