Giancarlo Dotto, "L’Espresso", 28/3/2002 pagina 156., 28 marzo 2002
Carmelo Bene, negli ultimi giorni della sua malattia fa sistemare una pagina di giornale sullo specchio in camera da letto («per non vedere più riflessa un’immagine agonizzante»), oscura la stanza, spegne il suo Sony 34 pollici «acceso da una vita», solo una luce fioca a illuminare il quadro alle spalle del letto, "Amore e Psiche" dell’amico Marotta
Carmelo Bene, negli ultimi giorni della sua malattia fa sistemare una pagina di giornale sullo specchio in camera da letto («per non vedere più riflessa un’immagine agonizzante»), oscura la stanza, spegne il suo Sony 34 pollici «acceso da una vita», solo una luce fioca a illuminare il quadro alle spalle del letto, "Amore e Psiche" dell’amico Marotta.