Achille Varzi, "La Stampa" 19/3/2002., 19 marzo 2002
Il filosofo britannico Alfred North Whitehead una volta scrisse che l’intera tradizione filosofica europea potrebbe essere letta come una lunga serie di note in calce alle opere di Platone
Il filosofo britannico Alfred North Whitehead una volta scrisse che l’intera tradizione filosofica europea potrebbe essere letta come una lunga serie di note in calce alle opere di Platone. «Tra i filosofi europei vi è poi chi ha affermato che tutta l’opera di Platone potrebbe leggersi come una serie di note in calce ad Anassimandro. Quindi, per l’irresistibile transitività delle note alle note, tutta la filosofia europea si ridurrebbe a un commentario di un solo autore presocratico, dei cui scritti peraltro ci è rimasta una sola frase intera. E poiché l’autore in questione era diretto discepolo di quel Talete di Mileto che molti considerano il primo vero filosofo dell’antichità, e dei cui scritti non ci resta nemmeno una frase, se ne potrebbe concludere che l’intera storia della filosofia europea non è altro che un paradossale sforzo esegetico, un esercizio di ermeneutica impossibile in cui le menti migliori si sarebbero cimentate nell’interpretazione di testi perduti o addirittura inesistenti» (Achille Varzi).