Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Christopher Marlowe, drammaturgo, nato nello stesso anno di Shakespeare, il 1564, e morto ventinove anni dopo in una rissa da taverna (secondo la versione ufficiale). Prima di morire scrisse commedie di successo, facendole recitare quasi tutte all’amico Ned Alleyn, un «gigante dai capelli rossi» che cominciò attore e finì gentiluomo e mecenate. Com’è stato documentato di recente, sembra che Marlowe fosse molto invischiato coi servizi segreti: ancora universitario, a Cambridge, figura nel libro paga di Sir Francis Walsingham, Segretario di Stato e persecutore di cattolici, che lo usava per spiare le mosse dei compagni di studi sospettati di simpatie papiste (si recò anche a Reims, centro di complotti antiprotestanti). I tre commensali coinvolti nella rissa fatale erano tutti informatori con un lungo passato di doppiogiochisti, al punto da far sospettare che le accuse lanciate a Marlowe per provocarlo (tra le altre, di sodomia, ateismo e blasfemia) non fossero che lo schermo per ben altri regolamenti di conti.