Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.379 22/01/2002, 22 gennaio 2002
Fissata con i disegni («scarabocchiavo anche i muri di casa, che erano foderati di carta») e con i balletti che vedeva in tivvù
Fissata con i disegni («scarabocchiavo anche i muri di casa, che erano foderati di carta») e con i balletti che vedeva in tivvù. Il mito assoluto di Irene Ferri era Carla Fracci, seguita dalla Cuccarini, dalla Parisi e dalla Carrà. Fatalmente avrebbe voluto diventare ballerina classica. «Purtroppo non avevo il fisico. Per la mia età ero infatti più alta della classe e, stando alle insegnanti, non mi sapevo neanche muovere con leggerezza». Alla fine si è convinta, ha optato per i ritmi moderni ma pensando che, in fondo, non sarebbe stato malaccio un futuro da hostess. (Inquadratura su Irene Ferri)