Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N.378 15/01/2002, 15 gennaio 2002
Chiuso in una stanza al buio, su consiglio dei medici, perché era un bambino ”troppo stimolato”, cioé iperattivo al limite della sopportazione familiare
Chiuso in una stanza al buio, su consiglio dei medici, perché era un bambino ”troppo stimolato”, cioé iperattivo al limite della sopportazione familiare. «Succedeva quando avevo appena quattro anni e, ovviamente, mi è rimasta la paura del buio. In realtà ero un bimbo vivace e particolare che, grazie alle zie Valeria e Maria Grazia, ha imparato prestissimo a leggere e a scrivere». Ad esempio a tre anni ha scritto alla mamma il biglietto ”scusa se ho rotto la lavatrice”: l’avevo smontata con una chiave inglese. (Inquadratura su Mario Tozzi)