Francesca Soccorsi, Salute Sorrisi e canzoni, n. 35 marzo 2002 pag. 58-61, 26 marzo 2002
Alla ricerca del benessere perduto. Parafrasare Proust è il modo migliore per spiegare in due parole perché mai si dovrebbero visitare le terme, almeno una volta nella vita
Alla ricerca del benessere perduto. Parafrasare Proust è il modo migliore per spiegare in due parole perché mai si dovrebbero visitare le terme, almeno una volta nella vita. «Alle virtù dell’acqua ci si affida per curare alcune patologie, ma anche per ritrovare la forma di un tempo», spiega Massimo Giacchetti, presidente dell’Amat (Associazione mondiale delle attività termali). «Non è un caso che molti stabilimenti termali siano dei centri benessere in piena regola, frequentati da persone di tutte le età». Sono molte le malattie che migliorano grazie alle acque termali: acne, eczemi, squilibri ormonali, disturbi gastrointestinali e circolatori, problemi respiratori. «Ma la nuova frontiera è rappresentata dalle terapie riabilitative e dall’impiego in pediatria», chiarisce Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme. «Per ora, comunque, il termalismo terapeutico è ancora di tipo tradizionale«, aggiunge il professor Nappi, «a essere curati sono infatti soprattutto i problemi respiratori e dermatologici. Ma la ricerca va avanti ed è probabile che anche la riabilitazione possa in futuro essere praticata nelle strutture termali attrezzate». Poche, invece, le controindicazioni: disordini gastrointestinali, patologie in fase acuta, scompensi cardiaci, renali e respiratori, stati di debilitazione.